Milano. Lo chef Daniel Pessina ucciso nella strage di Playa del Carmen

Il Blue Parrot si è trasformato in un teatro di morte in cui ha perso la vita anche il connazionale Daniel Pessina. La strage ha fatto 4 morti sul posto, una quinta persona è deceduta in ospedale dopo i soccorsi. La pista è quella di un regolamento di conti e si esclude l’ipotesi del terrorismo.

Daniel Pessina

Di origini milanesi, abitava e lavorava da tempo in Mexico. La conferma del decesso arriva dalla Farnesina.

Daniel Pessina (come si legge sua pagina Facebook) era residente a Sayulita. L’ultimo post era un video del 14 gennaio, la diretta di una festa alla quale aveva partecipato il dj Dubfire.

Daniel Pessina era chef. Aveva pubblicato un annuncio di vendita del ristorante Gusto “Lo chef Daniel Pessina ha anni di esperienza e usa le sue conoscenze dopo aver lavorato nei ristoranti di Milano e le ricette italiane tradizionali che ha imparato da sua nonna”. Daniel e la compagna avevano viaggiato per 4 anni prima di arrivare in Mexico e stabilirsi lì aprendo un locale in pieno stile italiano nel 2014 quando c’erano solo 3 ristoranti italiani.

Daniel Pessina proponeva “piatti fatti in casa, dalla pasta fresca alle pizze artigianali, fino al pane casereccio a una selezione di vini”, per un menu che spaziava dalla Sicilia a Milano, con frutta e ortaggi coltivati nel loro giardino. Un locale, spiegava l’inserzione, perfetto per una coppia o una famiglia che avrebbe voluto avviare un buon ristorante, localizzato nella piazza di Sayulita con una capacità di 45 persone. Anche il forno professionale per la pizza arrivava da Milano. Proprio con le pizze vendute in spiaggia era cominciata la loro avventura.