Ma quale unità

88812 Ma quale Unità d’Italia ….. Di vincenzo calafiore 15Novembre2016Trieste La domanda è: perché sui libri di storia, riguardo l’Unità d’Italia non si dica la verità, perché si continua ancora oggi a non dire la verità e perché non dire che un eroe considerato tale è stato invece un criminale? Sono “cose” vecchie giustamente, ormai siamo una Repubblica fondata sul lavoro ( quale e dove ) tutto un popolo unito sotto la stessa bandiera, il tricolre. Ma ci sono delle cose che a mio parere non dovrebbero essere dimenticate, ma menzionate sui libri di storia, affinche fino all’ultima generazione italiana, sappia e conosca da dove viene la sua libertà, la sua dignità, l’orgoglio, insomma conoscere la storia del suo paese, come dire: ma come è nata l’Italia? Bisognerà dire che i piemontesi fecero al Sud quello che i nazisti tedeschi fecero a Marzabotto e non solo una volta, per anni. Cancellando per sempre interi paesi con la scusa di operazioni anti-terrorismo. Bisognerà dire che i piemontesi si presero tutta la libertà di stupro sulle donne meridionali. Che ebbero diritto di saccheggio delle città meridionali, come i Lanzichenecchi a Roma. Che praticarono la tortura e che in Parlamento un ex garibaldino paragonò la ferocia, le stragi dei piemontesi al Sud a quelle di – Tamerlano, Gengis Khan e Attila – . Che tutto venne messo a tacere per non inorridire l’Europa. Che Garibaldi l’eroe dei due mondi, ebbe a dire . Non si incarcerarono i meridionali senza accusa, senza processo e senza condanna. Briganti per definizione, perché meridionali: e se bambini, briganti precoci, se donne, brigantesse o mogli, figlie di briganti! Quindi violentarle e stuprarle. O consanguinei di briganti sino al terzo o quarto grado di parentela O solo se paesani o sospettati tali ! Tutto a norma di legge, come in Sudafrica, con l’apartheid. Che i briganti altro non erano che ex soldati borbonici alla guerriglia per difendere i loro paesi. Bisognerà dire che nel Sud accadde quello che è successo nel Kosovo, fucilazioni di massa, fosse comuni, paesi dati alle fiamme e colonne di migliaia di deportati in marcia. Bisognerà dire loro che i primi campi di concentramento e di sterminio in Europa li instituirono gli italiani del Nord per tormentare e farvi morire gli italiani del Sud, non si sa quanti siano stati sciolti nella calce viva. Bisognerà dire che il Ministro degli Esteri dell’Italia “ unita” cercò per anni un luogo isolato fra Patagonia, Borneo, per deportarvi i meridionali e annientarli lontano da occhi indiscreti. Voglio che si sappia che i nostri fratelli d’Italia del Nord, svuotarono le ricche banche meridionali, regge, musei, case private ( portandosi via perfino le posate) per pagare i debiti del Piemonte e costituire immensi patrimoni privati. Voglio che si sappia che i famosi “ mille “ altro non erano che avanzi di galera. Voglio che si sappia che a Italia “unificata”, venne imposta una tassa aggiuntiva ai meridionali per pagare le spese della guerra di conquista del Sud, fatta senza alcuna dichiarazione. Voglio che si sappia che l’occupazione del Regno delle due Sicilie fosse stata studiata a tavolino dagli stessi di oggi: Inghilterra e Francia ( guerrafondai e predatori) e finanziata dalla massoneria di cui Garibaldi faceva parte, ubbidendo al gran maestro Armando Corona era il 1988! Voglio che si sappia che il Regno delle due Sicilie era al momento dell’aggressione uno dei paesi più industrializzati del mondo, terzo dopo Inghilterra e Francia. Voglio che si sappia che la “ Burocrazia Borbonica “ non era caotica né inefficiente, ma era un mirabile organismo finanziario che venne poi copiato. Voglio che si sappia che lo stato unitario tassò ferocemente milioni di disperati meridionali che volevano espatriare in America, per foraggiare gli armatori delle navi che li trasportavano e i settentrionali che andavano a fare la stagione per qualche mese in Svizzera. Che: l’Italia unita facesse pagare più tasse a chi stentava e moriva di malaria nelle caverne dei Sassi di Matera, rispetto ai proprietari di ville sul lago di Como. Voglio che tu sappia che sono orgoglioso quando mi chiami terrone, anche con la tua stupida convinzione di offendermi, non sai e non saprai mai cosa voglia dire orgoglio e onore di essere considerato ancora oggi un meridionale, e non un italiano. Immagina quanto male noi stavamo, nell’inferno dei Borbone da chiedervi a voi del Nord di farci entrare nel paradiso portatoci dai piemontesi di orribili rappresaglie, stragi, anni di guerra, leggi speciali, stati di assedio e di occupazione, deportazioni, massacri, lager. E che quando riuscirono a farci smettere di preferire la morte al loro paradiso, scegliemmo piuttosto di emigrare a milioni. Che avrei dovuto studiare il francese, per apprendere di essere un italiano! Io ho sempre creduto ai libri di storia, alla leggenda di Garibaldi … era solo leggenda inventata. Ma non sapevo neanche di essere un meridionale perché non gli avevo attribuito alcun valore positivo o negativo al fatto di essere nato al Sud, mi sono sentito sempre orgoglioso di essere nato italiano, e fra gli italiani più fortunati perché vivevo sul mare. Un mare che ha sempre unito invece che dividere, come il Nord ha diviso in due l’Italia. E a mano a mano che scoprivo queste vergogne ne parlavo e chi mi ascoltava dai palcoscenici rimaneva incredulo. Poi io diventai sempre più furioso e chi mi ascoltava sempre più scocciato e mi venne detto che erano solo esagerazione di un artista di strada, invenzioni e se quanto mai fossero vere ormai erano cose vecchie. E lì mi accorsi che diventavo meridionale, perché, mi sentivo depredato e spogliato di orgoglio e di onore, perché non mi sentivo più un italiano ma un fiero calabrese. Ho cominciato a odiare la geografia di cui stupidamente e ignorantemente Bossi e i suoi complici volevano che io mi vergognassi. Ho odiato quei cartelli che mi vietavano di entrare in un bar! Allora “ Tu “ la devi smettere di offendermi o oltraggiarmi chiamandomi terrone, perché io sono un meridionale figlio delle deportazioni e dei Lager, perché io sono storia e tu non sei che un imbecille ignorante. Sono stufo di sentire ancora oggi parlare di “ questione meridionale “ e sappi che c’è l’ispirazione di un Sud a uscire dalla subalternità imposta, e una “ Questione del Nord “ con la volontà di mantenere la subalternità del Sud e il redditizio vantaggio di potere conquistato con le armi e disonore. E ancora oggi dopo 150 anni ancora si continuano a nascondere le verità e le vere ragioni di una criminale occupazione militare. Si sa e si finge di non sapere, perché troppi sono gli interessi che se ne nutre il Nord. Così accade che le verità non verranno mai scritte e neanche lette e se lette non credute, e se credute non prese in seria considerazione,non tanto per cambiare i comportamenti, ma per evitare che ci siano ancora dei Bossi che dell’ignoranza ne hanno fatto guadagno, notorietà, stile di vita, potere, agio. E poi non venitemi a parlare di mafia, se questa non è un fare mafioso, un fare di stato.