Quali sono i principi che bisogna sapere prima di vendere dei gioielli?

Il mercato dell’oro, come quello del petrolio e degli altri metalli preziosi, è soggetto a sali e scendi tipici della legge della domanda e dell’offerta. Dato per assodato questo dogma imprescindibile, come possiamo massimizzare l’incasso dalla vendita dei nostri gioielli? Per nostra fortuna esistono delle regole “auree” che ci vengono in aiuto nel caso, per nostre necessità, dovessimo liberarsi e monetizzare i nostri preziosi. Come prima cosa, la più importante condizione è quella di identificare le variazioni di prezzo: se c’è un picco al rialzo della quotazione oro, il London Fix è il primo indicatore a rilevarne la crescita, quindi di conseguenza è questo il mercato migliore perchi vende, mentre vale il contrario per chi compra. Il secondo fattore determinante è quello di conoscere perfettamente pesi e misure, perché sebbene i compratori usino i grammi come unità di misura, in realtà il valore sul mercato internazionale è fissato in once: al momento è di circa 1,3 dollari per un’oncia (che equivale a 31,1 grammi, cioè 970 euro per oncia circa) con un incremento di 94,75 dollari dal 1 gennaio per l’oro puro al 99%. Potrebbe sembrare tantissimo, ma prendendo ad esempio una fede nuziale di oro puro, che mediamente pesa dai 3 ai 6 grammi, facendo un rapido conto vediamo che non è un gran guadagno. Ultimo, ma non meno importante fattore, è quello di conoscere i carati: la lega indica la quantità di oro usata e si misura in 24 esimi: l’oro a 14 carati significa che ci sono 14 parti di metallo giallo, con accanto 24 parti di rame, zinco o argento, che sono i metalli più utilizzati dai gioiellieri, perché offrono caratteristiche di durevolezza maggiore al gioiello. Qua si annidano i luoghi comuni più fuorvianti, per cui attenzione! Per esempio, i gioielli a 9 carati vengono pubblicizzati come oro, ma in caso di vendita non sono considerati tali.