Come funzionano le detrazioni fiscali sulle donazioni per il terremoto?

Per una volta il fisco viene incontro alle famiglie italiane colpito dal tragico terremoto che ha raso al suolo Amatrice e i comuni limitrofi, attivando delle detrazioni fiscali sulle donazioni che arrivano per i terremotati, e quindi incentivando la popolazione a versare denaro per aiutare nella ricostruzione i poveri terremotati che hanno praticamente perso tutto in quella fatidica notte. Lo Stato ha quindi deciso di premiare con agevolazioni fiscali chi ha deciso di pensare al prossimo in virtù dei tragici eventi che abbiamo ancora sotto gli occhi ogni giorno.

Anche il sistema tributario e fiscale italiano entra così in gioco nella gara di solidarietà che ha coinvolto quasi tutti i livelli di governo nonché i personaggi della cultura, dello sport e dello spettacolo. Bellissimo il gesto della nazionale maschile di Pallavolo che ha donato il premio in denaro vinto in virtù del secondo posto alle Olimpiadi 2016 a Rio, a testimonianza che ognuno vuole fare la sua parte di fronte al dramma. Il Governo e il suo apparato fiscale non è comunque nuovo a tali iniziative, in quanto si era già mobilitato per il terremoto in Abruzzo, e prima per quelli in Emilia e in Umbria. Le agevolazioni saranno la spinta a contribuire con donazioni in denaro specialmente per imprese e società, che in questo modo avranno uno sgravio fiscale in virtù delle quote elargite per la ricostruzione. In pratica è come se il Governo decidesse di cedere i suoi compensi in favore dei terremotati, e le imprese, che avrebbero comunque dovuto versare quei soldi allo Stato, invece di darli direttamente a lui li donano a chi né ha più bisogno. Tutti ci guadagnano, e per una volta tutti saranno contenti.

Il massimo detraibile è fissato a 2066 euro, e il fisco ha diramato una lista di chi può beneficiare delle detrazioni:

  • Le Onlus
  • le organizzazioni internazionali
  • Le fondazioni,
  • Le associazioni
  • I comitati ed enti che sono stati costituiti per aiuti umanitari
  • Le amministrazioni pubbliche a tutti i livelli
  • I sindacati

Per poter usufruire delle detrazioni fiscali occorre però che i soggetti coinvolti effettuino le donazioni nei modi stabiliti dal capitolato, ovvero tramite bonifico, carta di credito, o assegno (sia bancario che circolare), tutte le altre forme di pagamento non daranno diritto ai benefici fiscali perché non rintracciabili. In questo modo si possono evitare le donazioni truffa, ovvero dei versamenti di denaro solo nominali che darebbero vita a benefici di natura fiscale anche se non effettivamente donati.

È così non consentito il versamento di denaro in contanti, questo perché il contante non può essere verificato e quindi l’effettiva transazione può non essere documentata come nei casi invece stabiliti.

Per le imprese private la possibilità di rientrare dei soldi versati in virtù dello sgravio fiscale può avvenire con donazioni a enti e associazioni che si occupano dell’aiuto ai terremotati. Naturalmente la transazione di denaro deve sempre essere verificata, e quindi fatta con bonifico, assegno o carta di credito. Questo per evitare quanto spiegato prima.