Milano, Palazzo della Ragione ospita la mostra “Ritratto” di Giovanni Gastel

mostra-gastelMilano ospita la mostra fotografica di Giovanni Gastel, un’antologia del percorso del fotografo, dai suoi esordi negli anni Settanta a oggi. Curata da Germano Celant, promossa e prodotta dal Comune di Milano, Palazzo della Ragione, Image Service e in collaborazione con Civita, Contrasto e GAmm Giunti, l’esposizione sarà aperta al pubblico fino al 13 novembre 2016.

Riconoscimento ad un maestro della fotografia

L’assessore alla Cultura Filippo Del Corno evidenzia come “nelle sale di Palazzo della Ragione un maestro della fotografia conosce con questa mostra un importante momento di riconoscimento e approfondimento critico sui suoi primi quarant’anni di carriera, sempre fertile e creativa”.

La mostra propone un “ritratto” di Gastel

Nel ritratto si intersecano sia le vicende professionali, biografiche e familiari e si documenta il suo metodo di lavoro, basato sull’analisi e la proposta seriale del soggetto trattato.

Monografia su Giovanni Gastel

In occasione della mostra Silvana Editoriale S.p.A. stampa una monografia su Giovanni Gastel a cura di Germano Celant e con progetto grafico dello studio GraphX, in cui sono raccolte immagini, documenti, dichiarazioni, testimonianze e opere a formare un volume inedito sulla storia di Gastel fotografo e comunicatore nel mondo della moda, dell’informazione e dell’arte.

Giovanni Gastel nasce a Milano il 27 dicembre 1955

E’ l’ultimo di 7 figli. Negli anni Settanta, avviene il suo primo contatto con la fotografia. Da quel momento, ha inizio un lungo periodo di apprendistato mentre un’occasione importante gli viene offerta nel 1975-76, quando inizia a lavorare per la casa d’aste Christie’s.

La svolta avviene nel 1981 quando incontra Carla Ghiglieri, che diventa il suo agente e lo avvicina al mondo della moda. Dopo la comparsa dei suoi primi still life sulla rivista “Annabella”, nel 1982. Inizia a collaborare con “Vogue Italia” e poi, grazie all’incontro con Flavio Lucchini, direttore di Edimoda, e Gisella Borioli, alle riviste “Mondo Uomo” e “Donna”.

Il suo impegno attivo nel mondo della fotografia lo avvicina anche all’Associazione Fotografi Italiani Professionisti, di cui è stato presidente dal 1996 al 1998. La consacrazione artistica avviene nel 1997, quando la Triennale di Milano gli dedica una mostra personale, curata da Germano Celant.

Il successo professionale si consolida nel decennio successivo, tanto che il suo nome appare nelle riviste specializzate insieme a quello di fotografi italiani quali Oliviero Toscani, Giampaolo Barbieri, Ferdinando Scianna, o affiancato a quello di Helmut Newton, Richard Avedon, Annie Leibovitz, Mario Testino e Jürgen Teller.

Nel 2002, nell’ambito della manifestazione La Kore Oscar della Moda, ha ricevuto l’Oscar per la fotografia.