Caserta, morto al Cardarelli l’ingegnere Arcangelo Iodice bruciato in casa sua

L’ingegnere Arcangelo Iodice era stato trasportato con urgenza nel reparto grandi ustionati dell’ospedale Cardarelli di Napoli dopo che, sabato notte, è stato ritrovato avvolto dalle fiamme nel salone di casa sua a Caserta.

Da chiarire la dinamica della vicenda

L’ipotesi principale è quella che l’ingegnere di 75 anni sia stato cosparso di benzina e poi dato alle fiamme. L’ingegnere Arcangelo Iodice, 75 anni, originario di Portico di Caserta, era residente in città in una villa in via San Francesco d’Assisi. Iodice era in casa sua e dalla cucina è fuggito fuori il terrazzo che da sul giardino della villa, avvolto dalle fiamme.

L’uomo era sposato con Maria Campos. La peruviana ha dichiarato che al momento dell’episodio non era in casa ma nel negozio di sua proprietà in via Colombo a Caserta. Pare invece che la donna era invece nella villa, ubicata ad Ercole. Quando i medici del 118 di Caserta e i Carabinieri del comando provinciale sono giunti in via San Francesco d’Assisi, hanno trovato l’uomo che cercava di uscire dal salone della villa per dirigersi fuori al balcone, dove è caduto chiedendo aiuto. Uno dei figli dell’uomo, che vive nell’abitazione accanto alla villa, ha udito le grida del genitore ed è sceso in strada. In casa, è stata posta sotto sequestro la cucina dell’abitazione, situata al pian terreno.

Probabilmente era intento a consumare la cena quando il corpo è stato avvolto dalle fiamme. L’uomo, a quel punto, nel tentativo di salvarsi, sarebbe riuscito a togliersi solo alcuni abiti. Questo ha peggiorato le sue condizioni.

La famiglia dell’ingegnere è molto nota in città

Uno dei fratelli di Arcangelo Iodice ha gestito il circolo di Tennis. La moglie ha un piccolo negozio in centro. Lei e il marito si conobbero 40 anni fa a Fuorigrotta, durante uno stage universitario. Lei aveva vinto una borsa di studio che l’aveva spedita prima in America e poi in Mexico. Poi in Italia.

I militari del comando Provinciale, non escludono alcuna pista, anche se sembra allontanarsi l’idea che ad appiccare il fuoco sia stato proprio l’uomo.