Cosa sono le miodesopsie e come si trattano

Il corpo vitreo è un tessuto connettivo gelatinoso trasparente, circondato da una membrana e non vascolarizzato, rappresenta due terzi del volume oculare; il gel vitrale è costituito per il 99% di acqua e 1% di fibre collagene, cellule vitree, collagene, acido ialuronico, proteine e altro. Le opacità del vitreo sono chiamate anche miodesopsie o mosche volanti e sono il risultato di alterazioni delle proteine in esso contenuto, si tratta di un disturbo visivo che da la sensazione di vedere attraverso un liquido trasparente nel quale fluttuano oggetti di varia forma che sfuggono quando si cerca di fissarli. Il disturbo si può presentare sotto forma di punti, macchie, filamenti, anelli, ragnatele o mosche volanti, sono più o meno visibili a seconda del tipo di densità e le condizioni di luminosità dell’ambiente. Questi disturbi visivi si notano di più se si guardano pareti chiari o in condizioni di forte luminosità, anche se in alcuni casi si vedono anche con scarsa luminosità o a occhi chiusi. Vedere questi corpi mobili vitreali non è una cosa pericolosa ma è un sintomo che non va sottovalutato.

Le cause delle miodesopsie

Le miodesopsie sono causate dal deterioramento della microstruttura gelatinosa del corpo vitreo, che può avvenire per colpa dell’età o altre patologie come miopia, traumi oculari o disordini del metabolismo La degenerazione del corpo vitreo può iniziare all’età di 20-30 anni e si manifesta clinicamente intorno ai 30-50 anni; alcuni farmaci possono essere una causa della sua comparsa o incidere in qualche modo. Per prevenire le alterazioni del corpo vitreo è importante curare l’alimentazione, farne una ricca di frutta e verdura, con pochi grassi e bere tanta acqua, inoltre, si consigliano integratori proteici, aminoacidi, vitamine, estratti vegetali e sali minerali.

Come trattare la degenerazione del corpo vitreo: la vitreolisi

La vitreolisi è una procedura non invasiva che non comporta dolore, utilizza la luce laser della durata di nanosecondi per far evaporare l’opacità del vitreo e recidere i filamenti vitreali. Non tutti sono idonei al trattamento, per questo motivo bisogna prima sottoporsi a una visita accurata, in base al tipo di miodesopsie si deciderà se la vitreolisi è la soluzione giusta o meno. Il trattamento della vitreolisi solitamente è indicato nei pazienti sotto i 45 anni, perché la patologia si manifesta con punti o filamenti che possono essere trattati a seconda della dimensione e localizzazione. Nella fase di trattamento può succedere di osservare piccoli puntini o ombre scure che stanno a indicare che le miodesopsie stanno evaporando in piccole bolle di gas, che si sciolgono rapidamente e vengono riassorbite dal vitreo. Dopo il trattamento viene applicato del collirio antinfiammatorio. Il trattamento dura in media dai 20 ai 60 minuti e la maggior parte dei pazienti ha bisogno di due o tre sessioni per raggiungere un buon risultato. Lo scopo è quello di rimuovere la miodesopsia o di ridurla talmente tanto da non impedire la visione al paziente. La vitreolisi è un trattamento sicuro, efficace nella maggior parte dei casi, ma nel caso le miodesopsie continuino a presentarsi anche dopo il trattamento, è consigliabile un intervento chirurgico per rimuovere tutto o una parte dell’umore vitreo che viene sostituito con una soluzione di acqua salata elettrolitica bilanciata.