Milano, si lancia dal sesto piano in via Belgirate morto l’ex primario Alberto Flores D’Arcais

Il medico lo scorso 9 luglio, su disposizione della Procura della Repubblica di Busto Arsizio, era stato arrestato e posto ai domiciliari in quanto accusato di atti sessuali su minori. Secondo l’accusa, Alberto Flores D’Arcais avrebbe approfittato di alcune sue giovanissime pazienti, toccandole nelle parti intime anche quando non strettamente necessario. Bambine e ragazze preadolescenti sarebbero rimaste nude più tempo del dovuto e il medico si sarebbe spinto a toccarle i parti intime. A supporto delle accuse vi sarebbero anche intercettazioni e filmati eseguiti per un anno dai Carabinieri, coordinati dal sostituto procuratore della Repubblica di Busto Arsizio, Francesca Gentilini. I casi su cui sta indagando la Procura erano in tutto 18; le presunte molestie sarebbero avvenute a partire dal 2008.

Alberto Flores D'ArcaisSi era sempre difeso

Davanti al Pm il medico si era però difeso dichiarando che non c’era nessuna molestia. Si limitava, nel corso della visita, a controllare lo sviluppo e il grado di crescita delle pazienti, anche attraverso l’osservazione attenta degli organi sessuali. Pare però che il comportamento del medico cambiasse a seconda del sesso: se alcune bimbe e ragazzine venivano invitate a spogliarsi rimanendo nude oltre il tempo necessario – questa la tesi accusatoria -, ciò non avveniva con i pazienti di sesso maschile. Con loro il comportamento di Flores D’Arcais era irreprensibile.

Si è tolto la vita a Milano

Alberto Flores D’Arcais, 61 anni, ex primario del reparto di pediatria dell’ospedale di Legnano, si è ucciso sabato mattina lanciandosi dal suo appartamento al sesto piano di via Belgirate, a Milano, dove si trovava agli arresti domiciliari. I soccorritori non hanno potuto fare altro che riscontrare il decesso dell’uomo.

Scossa la comunità medica e ospedaliera di Legnano

Il medico dirigeva l’unità medica di Pediatria di Legnano dal 2006. Era stato anche assistente e coordinatore di area alla clinica pediatrica San Raffaele di Milano, nonché docente all’università Vita salute del San Raffaele. Il medico aveva anche partecipato a due missioni umanitarie; nel 2001 a Bagdad nel quadro di un progetto di assistenza ai bambini e nel 2005, a una missione di soccorso alle popolazioni colpite dallo tsunami nel Sud Est asiatico. La comunità medica e ospedaliera di Legnano e Milano sono fortemente scossi alla notizia de suicidio.