Empoli, Greta Ghelfi e Rebecca Cacciatore bevono acqua dalla bottiglietta finite all’ospedale

Due amiche di 26 e 25 anni sono dovute ricorrere alle cure dei sanitari dopo aver bevuto acqua dalla stessa bottiglietta. Hanno avvertito un forte sapore di benzina in bocca e senso di nausea. I Carabinieri hanno sequestrato la confezione. All’Asl toccherà stabilire quale sostanza hanno ingerito le due empolesi. Sembra si possa escludere l’ipotesi della manomissione. Le bottiglie sarebbero state conservate male dal venditore ambulante. Il fatto è avvenuto al Beat Festival al Parco di Serravalle.

Greta Ghelfi e Rebecca Cacciatore hanno comprato una bottiglietta d’acqua gassata. E l’hanno divisa in due. Ai giornali locali hanno riferito della sensazione provata di “aver bevuto benzina”. Il venditore si è offerto di cambiarla. Le ragazze si fanno restituire la bottiglietta e si sono recate al pronto soccorso dell’ospedale San Giuseppe di Empoli.

Bottigliette conservate male?

Si tratterebbe di una confezione da 10 bottiglie acquistate in un supermercato del Nord Italia e mal conservate dal venditore ambulante. Gli inquirenti hanno ricostruito che l’aveva appoggiata al gruppo elettrogeno utilizzato per alimentare il bancone. Le bottiglie potrebbero essersi surriscaldate e quel sapore di benzina sarebbe stato causato dalla plastica liquefatta. Accanto alle bottiglie sarebbe stata trovata anche una confezione di “Diavolina” per accendere il fuoco. Complice il surriscaldamento delle bottiglie potrebbe essere penetrata all’interno della bottiglia ed essersi mescolata con l’acqua.

Nessun altro, oltre a loro due, ha ingerito l’acqua contaminata. I Carabinieri della compagnia di Empoli hanno trasmesso l’esito delle prime indagini alla Procura della Repubblica di Firenze. Le bottiglie non sarebbero state alterate da terzi, ma la presenza di solvente sarebbe dovuto al surriscaldamento della confezione e alla possibile presenza di “diavolina”.

Si attendono i risultati degli esami effettuati nei laboratori dell’Asl per capire che tipo di sostanza c’era all’interno delle bottiglie incriminate, una delle quali è stata acquistata dalle due amiche empolesi Greta Ghelfi e Rebecca Cacciatore, finite all’ospedale San Giuseppe.