Napoli, sparatoria al Rione Traiano feriti Valentino Esposito e Anna Pulcrano

Ancora attimi di terrore nel Rione Traiano dove 2 persone sono rimaste ferite in una sparatoria in pieno giorno in in via Marco Aurelio, all’altezza del civico 116.  Valentino Esposito, 19 anni, incensurato è stato raggiunto da un proiettile al petto. Il ragazzo è ricoverato all’ospedale San Paolo in prognosi riservata, anche se non è in pericolo di vita. Un altro proiettile ha raggiunto un balcone che si trova sopra al bar “Angelo” ferendo di striscio ad una gamba Anna Pulcrano, 25 anni, che era affacciata al balcone. Il giovane è stato subito sottoposto a intervento chirurgico per l’estrazione del proiettile che si è conficcato poco sotto il plesso solare. Meno grave la venticinquenne, che è stata solo medicata e sottoposta a una risonanza magnetica.

omicidio a napoli

Sul luogo sono stati rinvenuti tre bossoli calibro 9×21

Il ragazzo, che è incensurato, è riuscito a fornire alcuni particolari alla Polizia prima di entrare in sala operatoria. Esposito era fermo su un motorino davanti al bar-caffetteria “Angelo”, quando sono stati esplosi da alcuni uomini sconosciuti i colpi di pistola, uno dei quali lo ha raggiunto al petto. La Polizia ha recuperato davanti al locale, in via Marco Aurelio 116, tre bossoli calibro 9×21. L’altro proiettile ha ferito la donna al balcone. A soccorrerla sono stati i familiari, che hanno trasportato al “San Paolo” anche Esposito. La donna, anche lei incensurata, è stata sottoposta ad una risonanza magnetica, ma le sue condizioni non sono gravi.

Ipotesi stesa

Gli investigatori non escludono che i colpi di pistola esplosi rientrino nella pratica criminale della “stesa”: proiettili sparati su bersagli occasionali in zone di influenza di clan rivali. La pratica è compiuta da uno dei gruppi criminali in lotta al Rione Traiano per il controllo delle piazze di spaccio di droga. Sembra che le due vittime sarebbero state colpite per errore durante la “stesa” il cui obiettivo in un primo momento si è pensato potesse essere invece un bar, al momento del raid chiuso. Sembra, sempre secondo gli inquirenti, da escludere l’ipotesi che il bersaglio di chi ha sparato fosse il bar davanti al quale si trovava il ragazzo. Nessuno dei colpi esplosi, infatti, si è avvicinato o ha colpito la serranda del locale. A circa 10 metri sono stati trovati 3 bossoli 9×21.