Pugno duro di Erdogan, il “sultano” rivuole la pena di morte. Appoggio di Usa e Nato

ErdoganDopo il fallito golpe sono iniziate le “purghe” dei governativi con centinaia e centinaia di arresti e trattamenti al limite per i detenuti. Il “sultano” Recep Tayyip Erdogan è pronto a reintrodurre la pena di morte. Vuole un deterrente contro nuovi possibili colpi di mano. Il presidente attende solo il benestare del Parlamento. Poco importante se l’Unione europea “ammonisce” i turchi. Pena di morte uguale a freno sull’ingresso nella comunità. Erdogan va avanti e incassa appoggi internazionali.

Gli USA considerano la Turchia un alleato della Nato e sostengono il governo democraticamente eletto. Da oltreoceano stanno cooperando nell’indagine sulle cause del golpe fallito. Lo afferma il portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest.

“La Turchia è un alleato valido della Nato con il quale sono solidale in questo momento difficile”. Lo ribadisce il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, dopo un colloquio telefonico con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Stoltenberg ha precisato che è “essenziale per la Turchia come per tutti gli alleati”, in quanto “parte di una comunità unica di valori, assicurare il pieno rispetto della democrazia, delle sue istituzioni, dell’ordine costituzionale, dello Stato di diritto e delle libertà fondamentali”.