Trento, individuati tutti e quattro i giovani che domenica notte hanno forzato il posto di controllo della polizia locale

Sono stati individuati e denunciati tutti e quattro i giovani che, all’1.40 di domenica notte, a bordo di una Fiat Qubo, hanno forzato un posto di controllo della polizia locale di Trento in località Montevideo. Due sono stati intercettati già nel corso della notte, un terzo nel primo pomeriggio, il quarto nella serata di ieri. I ragazzi, che si erano dati alla fuga dirigendosi verso Riva del Garda, erano stati inseguiti da una pattuglia della polizia locale, che aveva azionato sirene e lampeggianti. A folle velocità e zigzagando per non farsi sorpassare, l’auto in fuga era stata prima affiancata dalla polizia locale all’uscita della galleria del Bus de Vela. Poi, in prossimità dello svincolo per Cadine, la Qubo aveva tentato di “stringere” il mezzo della polizia sterzando a destra e causando uno scontro tra le due auto. Ad avere la peggio è stata la Fiat Qubo che, dopo vari testacoda, si è ribaltata, fermandosi con le ruote all’aria contro la massicciata dello svincolo. Gli occupanti sono dunque usciti dall’auto: tre di loro, che si sono dati alla fuga verso il bosco, sono stati inseguiti dagli agenti. Il quarto si è invece dileguato in direzione del forte di Cadine. Uno dei quattro è stato immediatamente fermato da uno degli agenti presenti. L’altro agente, da solo, ha proseguito l’inseguimento dei due fuggitivi, che hanno raggiunto il limitare del bosco che sovrasta la strada. L’agente, anche in considerazione dell’atteggiamento dei due soggetti che poteva far presagire una reazione violenta, ha quindi estratto l’arma in dotazione sparando un colpo a scopo di avvertimento. I due sono riusciti comunque a far perdere le proprie tracce nella vegetazione. Intanto erano state allertate le altre due pattuglie impegnate sul percorso della Trento-Bondone. Raggiunti dagli altri colleghi in servizio, gli agenti hanno quindi perlustrato la zona con le torce riuscendo a rintracciare il secondo ragazzo. Il veicolo è risultato rubato a Levico Terme poche ore prima, tanto che il proprietario era ancora all’oscuro del furto. Le indagini sono proseguite durante la notte: dalle spontanee dichiarazioni dei due fermati si giungeva all’identificazione dei due giovani che si erano dati alla fuga. I quattro, tutti minorenni, extracomunitari e residenti in città, erano già noti alle forze dell’ordine avendo, nonostante la giovane età, vari precedenti penali alle spalle. I due fermati, uno dei quali è stato accompagnato all’ospedale per curare le lesioni dovute all’incidente, sono stati riconsegnati ai familiari. Gli agenti si sono quindi presentati nella prima mattinata di domenica nelle abitazioni degli altri due coinvolti, ma entrambi non avevano ancora fatto ritorno a casa. Solo nel primo pomeriggio della domenica gli agenti, avvertiti dai familiari, hanno raggiunto e denunciato il terzo giovane. L’ultimo, il conducente del veicolo e, allo stato attuale delle indagini, l’autore materiale del furto, è stato rintracciato solo alle 19 di domenica. Gli agenti hanno constatato che presentava una ferita da arma da fuoco alla parte superiore di una gamba e hanno provveduto a far intervenire il personale medico per le cure del caso. E’ emerso che il ragazzo era rientrato a casa nel primo pomeriggio di domenica e si era medicato da solo la ferita, fortunatamente non grave. Vista la cessata flagranza e la giovane età, è stato denunciato a piede libero per furto e, in concorso con gli altri tre, resistenza a pubblico ufficiale. Dovrà inoltre rispondere per le violazioni amministrative di guida senza patente (recentemente depenalizzata), guida senza i requisiti psico-fisici (in quanto minorenne), velocità pericolosa e inottemperanza all’obbligo di fermarsi. Della dinamica degli eventi è stata prontamente avvertita l’autorità giudiziaria. Il veicolo rubato, seriamente danneggiato, è stato riconsegnato al proprietario.