Non esiste alcun nesso causale tra vaccini e autismo

“Per i lettori di UPPA non è successo niente di nuovo: sanno da sempre che il vaccino contro il morbillo non causa l’autismo, per il semplice fatto che non esistono prove scientifiche che lo dimostrino. Ora anche la Giustizia, con una sentenza della Suprema Corte di Cassazione, ne prende finalmente atto.

Cosa è successo? La Corte Suprema ha respinto il ricorso contro la sentenza della Corte d’Appello de L’Aquila che, a sua volta, aveva confermato la sentenza del Tribunale di Pescara: quest’ultimo non aveva riconosciuto né la domanda di indennizzo, né quella di risarcimento danni per lo stato di autismo che, secondo il ricorrente, si era sviluppato per effetto della vaccinazione contro morbillo, rosolia e parotite.

Sia in primo che in secondo grado è stata stabilita la mancanza di “nesso causale” tra la malattia e la vaccinazione.

Possiamo quindi ben sperare che, da oggi in poi, qualunque tribunale chiamato a decidere su questioni di questo tipo dovrà considerare che esiste una verità scientifica, la cui validità è stata riconosciuta dalla Giustizia, che nega ogni rapporto causale tra autismo e vaccini.

Chissà se possiamo sperare anche che le famiglie dei bambini affetti da una malattia invalidante possano vedere soddisfatto il loro diritto a una adeguata assistenza e supporto senza essere costrette a imbarcarsi in avventure legali dolorose e inutili come finora è avvenuto. Forse possiamo farcela a diventare un Paese normale!”.

E’ quanto si legge nella e-news dello Studio Pediatrico della dottoressa Chiara Lolli.