Taranto, Luigi Alfarano ha strangolato Federica De Luca dopo una lite per la separazione. Ha ucciso il piccolo nella villa al mare prima di suicidarsi

L’uomo era coordinatore dell’Ant, la fondazione che si occupa di assistenza ai malati oncologici. Una persona stimata e conosciuta a Taranto e non solo. Luigi Alfarano si è reso protagonista di una strage familiare. L’uomo non ha lasciato alcun biglietto per spiegare il gesto, probabilmente non premeditato.

Alfarano ha strangolato la moglie Federica De Luca, 30 anni, ucciso a colpi di pistola il figlio di 4 anni e poi si è tolto la vita con un proiettile alla testa.

La lite è partita in via Galera Montefusco alle spalle della Concattedrale di Taranto. In base alle testimonianze raccolte dagli inquirenti l’uomo ha picchiato la donna e poi l’ha strangolata.

L’uomo con in auto col figlioletto di soli 4 anni, ha percorso la strada statale 106 Jonica in direzione Reggio Calabria fino alla loro villetta estiva in località Pino Di Lenne, tra Chiatona e Palagiano. Qui ha ucciso il bimbo con un colpo di pistola legalmente detenuta e poi si è tolto la vita.

E’ la prima ricostruzione degli agenti della squadra mobile di Taranto secondo i quali alla base del duplice omicidio-suicidio ci sarebbero dissidi coniugali che stavano portando alla separazione.

E’ stata la madre di Federica De Luca a lanciare l’allarme chiamando la Polizia. La donna era preoccupata perché la figlia nel pomeriggio non si era presentata allo studio legale dov’era attesa per formalizzare alcune pratiche legate alla separazione. Nell’appartamento della coppia, gli agenti hanno rinvenuto il corpo della donna senza vita. Poi si sono messi alla ricerca del marito, fino a scoprire il suo corpo e quello del figlio nella villa al mare.