Vicenza Casa per la pace, domenica 29 maggio inaugurazione dell’affresco per il Festival Biblico

Domenica 29 maggio, dalle 10.30 alle 12, nel giardino antistante la Casa per la pace (in via Porto Godi 2), istituzione comunale voluta 20 anni fa per promuovere una cultura di pace nella città, verranno proposti due eventi inseriti nel calendario di iniziative del Festival Biblico: l’inaugurazione dell’affresco realizzato dalla Scuola Internazionale di tecnica dell’affresco di Vicenza a cura del maestro Vico Calabrò e la piantumazione dell’albero della pace. L’iniziativa è aperta a tutti. Sarà presente anche l’assessore alla comunità e alle famiglie Isabella Sala. Seguirà un rinfresco accompagnato da musica e verranno spiegate le ragioni di questa iniziativa. L’affresco, dono alla città da parte degli esecutori amanti di quest’arte antica e complessa, illustra il tema scelto quest’anno dal Festival Biblico “Giustizia e pace si baceranno”. Si tratta di un intervento culturale partecipato proposto al Festival Biblico dalla vicentina Anita Liotto, in forma di “cantiere scuola” della Scuola Internazionale di tecnica dell’affresco (S.I.T.A.) di cui è maestro fondatore l’artista Vico Calabrò. Il cantiere è stato organizzato all’esterno della Casa per la Pace e l’affresco eseguito da un gruppo di 6 allievi frescanti su bozzetto di Anita Liotto. “Quando abbiamo saputo che un gruppo di artisti e studenti, con la guida del maestro Vico Calabrò, offriva alla città un affresco dedicato alla Pace, è parso a noi naturale proporre il luogo che storicamente a Vicenza si è dedicato a promuovere con continuità una cultura di pace, di interculturalità, di attenzione ai diritti umani – spiega Isabella Sala, assessore alla comunità e alle famiglie -. Siamo orgogliosi e grati per questo dono, che segna un punto di luce importante per la nuova sede della Casa per la Pace, in vista dell’approdo futuro che in tanti pensiamo al Parco della Pace, per una continua semina di cultura di pace nella nostra città e nel mondo”. “Il bel progetto di Anita Liotto ha trovato l’appoggio del Comune di Vicenza, la disponibilità logistica della Casa per la Pace e la collaborazione di appassionati volontari – dichiara il maestro Vincenzo Calabrò -. E’ maturata un’opera dal contenuto meditativo e di efficace messaggio sulla contemporaneità della terra. E’ ammirevole la proposta di lavorare ad affresco perché a Vicenza sono pochissimi i praticanti di questa difficile tecnica pittorica oggi abbandonata dagli operatori e dalle scuole ufficiali. L’accoglienza dei gestori della Casa per la Pace e l’approvazione del Comune ci spinge a sperare che, dopo la prima parete affrescata, si possano realizzare altri affreschi, tutti ispirati al tema della pace. I pochi operatori vicentini avrebbero una base d’incontro e di lavoro e potrebbero pensare di invitare altri esperti sia italiani che stranieri”. L’albero della pace invece ha una storia che risale all’8 novembre 2009, quando Vicenza fu scelta come tappa italiana per i partecipanti alla Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza, Wellington (Nuova Zelanda) 2 ottobre 2009- Punta de Vacas (Argentina) 10 gennaio 2010, essendo ritenuta dagli organizzatori città simbolo della pace per la forte presenza di un movimento pacifista contrario a una ulteriore militarizzazione del territorio. E’ un dono a Vicenza “città di pace e di nonviolenza”. La pianta che verrà piantumata, simbolo di riconversione pacifica e civile, è un frassino ossifillo, specie autoctona del territorio vicentino. Ha ormai 7 anni ed è stata tenuta in un vaso, quasi in cattività, nell’attesa di trovare dimora presso il parco della pace e che ora si è deciso di piantare nel giardino della Casa per la Pace. La terra utilizzata per coprire le sue radici è quella che i pacifisti vicentini hanno prelevato nell’area dove è stata costruita la nuova base militare americana, all’ex aeroporto Dal Molin.