Inaugurato al carcere di Bollate il Laboratorio Pubblico Strumenti d’Impresa

E’ stato inaugurato tra le mura del Carcere di Bollate, il Laboratorio Pubblico Strumenti d’Impresa, uno spazio nato per ospitare alcuni macchinari specializzati nel testing di schede elettroniche e un team di tecnici a disposizione delle aziende del territorio milanese.

Il laboratorio s’inserisce all’interno del progetto “Strumenti d’impresa”, frutto della collaborazione tra la cooperativa sociale Estia, il Comune di Milano e la casa di reclusione di Bollate e ha lo scopo di generare occasioni di imprenditorialità e creare opportunità di integrazione per i detenuti, per contribuire al loro percorso di recupero sociale e lavorativo.

Il Comune di Milano, avvalendosi dei servizi della cooperativa sociale Adelante, ha condotto un’indagine telefonica tra circa 3500 imprese milanesi per ascoltare le loro esigenze e testare l’interesse sull’eventuale disponibilità di macchinari dalla tecnologia complessa. Risposta positiva è arrivata da più di 250 imprese che ora, grazie all’investimento di circa 500mila euro da parte dell’Amministrazione comunale necessario per il noleggio a riscatto dei sei macchinari, forniti dall’azienda Elemaster Group, potranno usufruire di servizi specializzati (le macchine sono in grado, ad esempio, di controllare il corretto funzionamento dei videocitofoni o testare le scatole nere di treni ad alta velocità) e delle competenze di un team di tecnici appositamente formati che ne assicureranno la manutenzione ordinaria.

laboratorio bollate

Accanto al laboratorio da alcuni mesi è attiva in città la struttura mobile Tecno-Emergency, un furgone altamente attrezzato per attività di riparazione e manutenzione di dispositivi audio-video, luci, pc e supporti tecnici di vario genere, interamente gestito da un team di tecnici professionisti della cooperativa Estia. Componendo il numero verde 800-808288 è possibile richiedere assistenza domiciliare per guasti di tipo tecnico ed elettrico. Il furgone può effettuare riparazioni impiantistiche semplici in loco, mentre nel caso d’interventi più complessi i dispositivi saranno inviati al laboratorio all’interno del penitenziario di Bollate.