Ultimo appuntamento con I° Festival della Conoscenza

L’appuntamento è promosso dal CAD (Centro di ascolto del disagio di Basilicata) in collaborazione con il Dipartimento di Scienze umane e il Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo dell’Università degli studi della Basilicata. Partito lunedì 16 maggio il Festival ha avuto lo scopo di creare e favorire un’integrazione tra la “psicologia” e le diverse discipline universitarie di tradizione umanistica (arte, architettura, filosofia, letteratura, scienze dell’educazione) creando uno spazio sociale e non solo fisico in cui permettere a psicologi, architetti, ingegneri, letterati, docenti dell’Università degli studi della Basilicata e professionisti lucani dialogare tra loro e con la cittadinanza su temi che spesso si sfiorano nel campo delle discipline umanistiche senza mai toccarsi. Chiuderanno il ciclo di seminari oggi venerdì 20 maggio a Potenza alle 18 nella Sala del campanile di Palazzo Loffredo Antonio Bixio, Piergiuseppe Pontrandolfi, Mariateresa Muscillo, Gerardo Sassano, Antonio Graziadei, Alberto Petrone, Massimiliano Burgi e Annalisa Percoco con l’incontro “La qualità urbana per il benessere della persona”. Nell’ottica della città quale organismo vivente, dotato di parti vitali che incidono sul benessere della persona e sul funzionamento dell’intero sistema, la casa, il quartiere, il verde pubblico e privato, più in generale i “luoghi dell’abitare”, hanno un ruolo fondamentale sulla qualità della vita della persona. Dagli spazi pubblici a quelli prettamente domestici, il sistema “città” definisce i nostri luoghi, le nostre abitudini, le nostre azioni quotidiane e il rapporto con gli altri. Sistemi urbani che respingono, che infondono insicurezza e disagio, scarso senso di appartenenza, finiscono con il relegare il benessere del singolo all’interno della propria abitazione, ovvero all’interno della tana, provocando distacco verso gli spazi che stanno fuori dall’uscio di casa. Il rilancio della qualità del vivere una città, o un uno spazio urbano, deve partire da piccole azioni “partecipate”, che vedono il cittadino protagonista di un’operazione di riappropriazione delle sane abitudini legate al vivere il rapporto città-natura. A Matera, invece, sempre oggi venerdì 20 maggio alle ore 17 nell’Aula Sassu dell’Unibas di Matera in via San Rocco con “Dalla vita nei Sassi alla città: la storia della città di Matera” chiuderanno il ciclo di seminari Marcello Corrado, Cosimo Ambrosecchia (laureando) e Debora L’Episcopia. Agli esperti e studioso il compito di scattare la fotografia della città dei Sassi e Capitale europea della cultura 2019 al momento dello sgombero della parte antica della città, i Sassi appunto. Un tuffo nel passato, nella metà degli anni ’50, per capire cosa accadde alla città da un punto di vista sociale, psicologico e culturale nonché urbanistico e architettonico. Un viaggio nel tempo che tocca i temi della stratificazione sociale, dell’istruzione, della religione, della magia. Un’analisi del passato per conoscere meglio il presente.