Emergenza cinghiali, Copagri chiede risposte concrete

“La questione dei danni causati dai cinghiali non può continuare ad essere affrontata con le sole dichiarazioni che periodicamente gli amministratori pubblici rilasciano in occasione di ricerche e studi su un fenomeno che il mondo agricolo ha sollevato da tantissimo tempo denunciando le pesanti conseguenze sulle coltivazioni e gli allevamenti oltre che sull’incolumità delle persone”. Lo afferma, in un comunicato stampa, Copagri. “Il problema, che l’Assessore Berlinguer sembra scoprire soltanto dopo la pubblicazione dei dati dell’Osservatorio regionale degli habitat naturali – si legge nella nota – è stato riproposto a più ripreso dalla Copagri di Basilicata richiedendo interventi specifici di controllo della popolazione degli ungulati e di indennizzo dei danni provocati agli agricoltori, che sono i primi a scontare la furia distruttiva di questi animali selvatici”. “Non si tratta di piccole cifre”, puntualizza il Presidente di Copagri, Nicola Minichino, il quale fa presente che “siccome all’incirca il 12% del numero dei cinghiali esistenti in Italia si trova in Basilicata e tenendo conto che il danno complessivo da essi prodotti è pari a non meno di 70milioni di euro all’anno, ne deriva che il valore dei danni provocati agli agricoltori lucani sfiora i 10milioni di euro, che finora, a parte quanto ultimamente definito dall’Assessorato all’Agricoltura, non hanno trovato un quadro di norme e provvedimenti in grado di offrire alcun ristoro e risarcimento da parte degli enti pubblici”. Copagri “ha già rappresentato il problema al Ministro dell’Agricoltura e dell’Ambiente, tuttavia è necessario che la Regione e gli Enti Parco facciano di più e di meglio di quanto è stato fatto finora, con l’abbattimento di appena 6mila capi sui 123mila che scorazzano nei territori della Basilicata spingendosi, molte volte, fin dentro i centro abitati. Come dimostrano i dati dell’Osservatorio, il problema ha assunto proporzioni straordinarie, per la cui definizione la Copagri sollecita al Presidente della Regione la convocazione di un incontro urgente congiunto tra le diverse autorità pubbliche e il mondo agricolo, per stabilire le misure e gli interventi straordinari da adottare per evitare che questa problematica aggravi ulteriormente il peso della crisi economica che vive l’agricoltura lucana”.