… E ora passiamo ad altro…

Sarà in scena al Teatro Vascello dal 26 al 27 maggio lo spettacolo …E ora passiamo ad altro, scritto e diretto da Gabriele Linari. Protagonisti le ragazze e i ragazzi di MaTeMù/CIES Lo spettacolo è il risultato del lavoro svolto dal Centro di Aggregazione Giovanile del CIES di MaTeMù, che vede impegnati – in qualità di insegnanti – numerosi professionisti del panorama teatrale e musicale romano:  al servizio di ragazzi del quartiere Esquilino, di tutte le culture – italiani, immigrati e seconde generazioni, che si avvicinano al mondo della cultura e dell’arte. Uno spettacolo di alto livello professionale ed artistico realizzato come  strumento di sensibilizzazione all’interculturalità e al rispetto delle diversità,  dell’integrazione e dell’accoglienza. Musica, teatro e danza aiutando a superare discriminazioni e frontiere e sono i mezzi più efficaci per favorire la comunicazione e l’aggregazione. Un gruppo di persone defunte (per motivi che non veniamo a sapere e che non interessano) si ritrova ancora sulla “terra” in attesa di trovare un “passaggio” per l’oltre. Non più vivi e non ancora del tutto morti, attirano facilmente l’attenzione dei media che iniziano a intervistarli, pedinarli e sovraesporli. Tra i vivi, alcuni ragazzi di una piccola agenzia di spettacolo in crisi (sul confine tra successo e fallimento), decidono di “appropriarsi” dei morti per poterli vendere a trasmissioni spesso umilianti. Ma qualcosa va storto. “…E ora passiamo ad altro  è uno spettacolo che parla di rispetto e di confini – scrive l’autore e regista Gabriele Linari – La storia dei morti che aspettano di “passare” all’aldilà è puro scherzo, rabbiosa provocazione e al tempo stesso, una succulenta occasione per riflettere su complessi aspetti della nostra società. Lo sfruttamento mediatico delle tragedie, la diffusione della paura, la perversione “opinionistica” dell’era 2.0, sono alcuni dei principali obiettivi di questa satira che mette in luce l’incapacità dell’uomo contemporaneo di tener fede al diritto e al rispetto dell’Uomo. Ma lo spettacolo parla anche di confini. Non solo quello tra la vita e la morte, appunto, ma anche confini simbolici, astratti…I ragazzi del Centro Matemù hanno lavorato con noi su musiche, rap, coreografie e creazione dei personaggi, portando il loro disagio nei confronti della mercificazione delle emozioni, della “TV del dolore”, della forbice sempre più ampia tra problema e soluzione”.   Cos’è il Cies? Il CIES onlus è un’ Organizzazione Non Governativa (ONG) che ha come scopo sociale la promozione dei valori della solidarietà e della cooperazione, sia nelle sue attività nazionali sia in quelle internazionali.   Il Centro Di Aggregazione Giovanile MaTeMù è il Centro di Aggregazione Giovanile del CIES aperto al territorio ed è un luogo in cui i ragazzi di tutte le culture e provenienze possono esprimere la propria creatività, vivere in modo diverso il tempo libero, trovare ascolto e sostegno.  E’ un luogo dove tutte le differenze sono viste come valori e stimoli per esplorare nuove possibilità. E’ un laboratorio di idee e iniziative, offre spazi liberi per stare insieme e dar vita ad attività espressive, creative, ludiche, di sostegno scolastico, di aiuto e orientamento nei momenti di difficoltà. Al suo interno, ragazzi del Rione di tutte le culture – italiani, immigrati e seconde generazioni – possono svolgere ogni tipo di attività didattica e ludica: lezioni di danza, musica e teatro, laboratori artigianali, di spray art, artistici e cinematografici, concerti, corsi di video-making, di fotografia, di informatica, di grafica, sostegno scolastico e molto altro ancora. Il Centro MaTeMù collabora con tutte le associazioni presenti nel Municipio. Organizzazioni, associazioni e gruppi di persone possono usufruire degli spazi di MaTeMù dalle 9,00 alle 14,00 e dalle 19,30 alle 21,00 attraverso un sostegno al CIES e al miglioramento delle attività del Centro. Giorni e orari di apertura: dal lunedì al venerdì dalle 15:30 alle 19:30