Buy Tuscany on the road: il mondo del turismo sbarca in Maremma

E’ iniziato il conto alla rovescia per la prima edizione di Buy Tuscany on the road, edizione primaverile del workshop Buy Tuscany che si tiene da 8 anni a novembre e nato per favorire l’incontro tra la offerta turistica toscana e il trade internazionale. L’appuntamento è fissato, infatti, per il 6 maggio prossimo nella tenuta di Alberese dove circa 50 buyer provenienti da 18 paesi incontreranno 47 operatori toscani.

“L’entusiasmo con cui i tour operator internazionali hanno accolto la versione On The Road di Buy Tuscany – ha dichiarato l’assessore regionale al turismo Stefano Ciuoffo – è il segnale chiaro che nel mondo del turismo c’è un grande desiderio di scoprire quella Toscana non ancora interessata dai grandi flussi turistici. Ma è anche la conferma che il nuovo corso della promozione turistica che abbiamo intrapreso risponde ad una effettiva richiesta proveniente da un settore che punta sempre di più su un’offerta integrata e taylormade, in grado di proporre al turista dell’XXI secolo un’esperienza unica”.

E Buy Tuscany on the road, infatti, di anno in anno si terrà in un luogo diverso proprio per favorire una maggior conoscenza diretta, da parte dei buyer, dell’ampia offerta turistica regionale e delle peculiarità dei singoli territori. Conoscenza che passa da una serie di tour che seguiranno la giornata di contrattazioni ad Alberese e a cui i buyer hanno aderito in massa. “Il Buy Tuscany on the road – ha spiegato Alberto Peruzzini, direttore di Toscana Promozione Turistica – sarà l’occasione per far scoprire la ricca offerta maremmana a circa 50 dei principali tour operator internazionali, 21 dei quali non hanno mai partecipato alla versione tradizionale dell’evento, ma che si sono dimostrati molto interessati a questa formula particolare. Il 6 maggio ad Alberese avremo operatori provenienti da mercati ormai storici per il turismo toscano, come Germania e Regno Unito, ma tanti sono quelli che arrivano da aree dalle forti potenzialità come Azerbaijan, Kazakistan e Israele. Quelle aree su cui si gioca la competizione per il futuro. Ottima è anche la presenza di operatori italiani, a dimostrazione del cambio di tendenza registrato negli ultimi anni con un turismo interno che ha ricominciato a crescere”.