Roma, rastrellamento del Quadraro una medaglia per Don Rey

Cerimonia nella Sala della Protomoteca del Campidoglio per commemorare il 72esimo anniversario del Rastrellamento del Quadraro avvenuto il 17 aprile 1944 per mano nazista. Una giornata di confronto e testimonianze, occasione per illustrare la delibera del Commissario Straordinario Francesco Paolo Tronca per il conferimento di una Medaglia d’oro al merito civile a Don Gioacchino Rey, parroco di S.Maria del Buon Consiglio. Don Rey, pastore della sua comunità e audace sostenitore della resistenza al nazifascismo (ruolo sconosciuto ai suoi stessi parenti) si battè per la sua borgata, sia durante l’azione criminale dei nazisti, che nel successivo impegno nel portare conforto e aiuto alle famiglie dei rastrellati. Furono oltre 750 gli abitanti del Quadraro, definito dai tedeschi “nido di vespe”, ad essere deportati in Germania. Uomini tra i 16 e i 55 anni, furono destinati al lavoro coatto nelle fabbriche dei territori occupati del Terzo Reich. Alla fine del conflitto solo la metà sopravvisse e fece ritorno alle proprie case. Le ricerche condotte da Pierluigi Amen, giornalista e storico, hanno messo ulteriormente in luce il ruolo del religioso anche nella collaborazione con le varie realtà di quartiere che si opponevano all’occupazione. “E’ grazie all’intuizione di Don Rey di raccogliere i nominativi dei deportati che si è potuto nel tempo far riconoscere a buona parte degli aventi diritto le provvidenze e le qualifiche dovute per legge, in quanto gli elenchi dei Rastrellati redatti dai tedeschi non sono mai stati reperiti” spiego lo storico che per conto dell’ANRP (Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia) sta coordinando le ricerche effettuate su documenti inediti. Nel corso della giornata è stato anche presentato il progetto di valorizzazione del monumento commemorativo alle vittime situato nel parco XVII aprile 1944 (ex giardino Monte del Grano).