Campobasso, Domenico De Maria morto per salvare le 38 persone che dormivano nel Convitto

E’ morto da eroe. Ha lasciato aperto il cancello d’ingresso per lasciare una via di fuga ai 35 ragazzi e ai 3 educatori che dormivano nelle stanze del convitto “Mario Pagano”. Ha preso l’estintore per tentare si spegnere l’incendio ma in quel momento è stato fulminato da un infarto prima di arrivare al portone laterale della scuola dove uno o più piromani avevano appiccato il fuoco.

E’ morto così Domenico De Maria, il custode dell’istituto di Piazza Gabriele Pepe. L’uomo di 58 anni, dopo la separazione con la moglie, viveva a San Giovanni in Galdo, alle porte di Campobasso. I soccorritori hanno tentato di rianimarlo praticandogli un massaggio cardiaco per quasi un’ora, ma il suo cuore si è fermato.

Il medico legale, che ha ispezionato il cadavere, ha stabilito che la causa del decesso è stata un arresto cardiocircolatorio. Sarà l’autopsia, già disposta dal magistrato Barbara Lombardi, a escludere altre ipotesi, in particolare se De Maria abbia o meno inalato del fumo.

Ci sarebbe almeno un uomo ripreso dalle numerose telecamere di sorveglianza della zona, comprese quelle dello stesso Convitto, che è stato filmato mentre dava fuoco ai sacchi dell’immondizia e ai cartoni poggiati accanto al portone laterale della scuola, su corso Bucci.