Firenze, Grassi: “Nardella a ‘scuola’ da Renzi e Carrai, pesa ancora l’eredità dello scorso mandato e i poteri forti che lo sostengono a Roma”

“La notizia del summit della scorsa settimana segreto nelle stanze di Palazzo Vecchio alla presenza del Premier Renzi e di Carrai nella veste di Presidente di Toscana Aeroporti non lascia tranquillo chi ama Firenze. Come poter accettare un sindaco che viene commissariato e che come a scuola prende appunti di quanto viene ‘consigliato’ dal suo predecessore e da chi rappresenta meglio la rete di poteri forti che sta sostenendo Renzi a Roma e che ancor prima ha permesso la sua scalata da Firenze alla Capitale”.

“Un resoconto quello che emerge dalle notizie giornalistiche di oggi che racconta di una politica che non si basa su fattori oggettivi di valutazione per prendere decisioni sulle diverse opere che sono programmate per Firenze ma che valuta e sceglie in base a quali e quanti voti, queste rischiano di far perdere, e quali interessi economici verranno favoriti. Ecco che la TAV si dice rischia di vedere uno stop, del quale se fosse definitivo saremmo i primi contenti e ad esultare, perché non arrivano sufficienti fondi compensativi al Comune e non per i rischi, la pericolosità, l’inutilità e i costi esagerati dell’opera che consiglierebbero a chiunque di lasciar perdere. E si scopre che invece passerebbero in primo piano il passaggio in sotterranea della tramvia in centro storico, le cui nostre valutazioni poco differiscono da quelle della TAV, e l’aeroporto: progetti per i quali si prenderà la strada dei poteri straordinari per passare sopra a procedure, valutazioni e analisi ambientali. Una strada obbligata per chi ormai non vuol perdere la faccia dopo averle promesse a chi dovrà realizzarle e guadagnarci, tanto che non si può neppure ipotizzare di tornare indietro”.

“Questo modo di governare è quello di Renzi che ormai conosciamo fin troppo bene e dal quale speriamo di liberarci al più presto. Un metodo che si basa sull’occupazione di ogni posto di comando e distrugge in ogni modo le procedure che hanno garantito in passato, anche qualora fosse contrario il parere della cittadinanza, almeno di rendere palesi ed evidenti i rischi e i costi delle opere che si volevano realizzare e che invece adesso vengono dribblate e aggirate a colpi di decreti e poteri straordinari a politici e tecnici scelti da chi governa”.