Modena, Pasqua tra arte e storia con i musei aperti

Sabato 26, domenica 27 e lunedì 28 marzo ingresso gratuito ai Musei civici, Galleria civica e Museo della figurina. Aperti Galleria Estense, Fondazione fotografia e Mef.

Un incontro con lo “spirito bisquadro” di Alessandro Tassoni e la scoperta delle metope del Duomo attraverso le foto a lume di candela di Nino Migliori; un viaggio nell’arte polacca contemporanea o nella storia delle relazioni tra Modena e Tirana oppure, ancora, un’immersione nel fantastico mondo dei robot attraverso le figurine. Sono solo alcune delle proposte per trascorrere il weekend di Pasqua a Modena tra arte, storia e cultura visitando mostre e musei.

Sabato 26, domenica 27 e lunedì 28 marzo, infatti, saranno aperti (come sempre gratuitamente) i Musei civici di Palazzo dei Musei, la Galleria civica e il Museo della figurina a Palazzo Santa Margherita e la Palazzina dei Giardini ducali. Aperti anche la Galleria estense, il Mef, Museo Enzo Ferrari, con la mostra “Red carpet”, e il Foro Boario Fondazione fotografia con le personali dei fotografi Daido Moriyama, Santu Mofokeng e Alessio Zemoz.

A Palazzo dei Musei, in largo Sant’Agostino, la Galleria estense, è aperta regolarmente sabato dalle 8.30 alle 19. Domenica e lunedì l’apertura è dalle 14 alle 19 (ingresso 4 euro) e alle 17 è possibile partecipare a una visita guidata condotta da Nunzia Lanzetta, con un costo ulteriore di 2 euro rispetto al biglietto e prenotazione obbligatoria alla mail [email protected]. Al Museo civico d’arte (aperto per tutto il weekend dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19 a ingresso gratuito) proseguono le mostre“Alessandro Tassoni. Spirito bisquadro” e “Modena-Tirana. Andata e ritorno”.

L’esposizione dedicata ad Alessandro Tassoni, prorogata fino al 17 aprile, approfondisce la personalità e l’opera dello scrittore modenese che con la sua celebre “Secchia rapita”, pubblicata nel 1622, inventò il genere eroicomico. Tassoni fu però anche autore di testi polemici e originali che riflettono non solo il suo spirito “bizzarro” ma anche la controversa carriera politico-diplomatica. E La mostra lo ritrae a tutto tondo, mettendo in scena il contesto che lo ha visto operare come poeta, diplomatico e cortigiano al servizio dei Colonna, dei Savoia, dei Ludovisi e di Francesco I.

“Modena-Tirana. Andata e ritorno” presenta immagini, documenti e testimonianze che sono il racconto tangibile delle relazioni tra la regione, e Modena in particolare, e l’Albania, dalla fine dell’800 a oggi. Fulcro del percorso è un suggestivo cortometraggio realizzato da Adrian Paci insieme a Roland Sejko che restituisce i sentimenti e le emozioni dei tanti italiani che rimasero isolati in Albania dopo la fine della seconda Guerra mondiale. A Palazzo Santa Margherita, in corso Canalgrande 103, per tutto il weekend si possono visitare, con orario continuato dalle 10.30 alle 19 e a ingresso gratuito, le mostre “Lumen. Leoni e metope del Duomo di Modena”, con le fotografie di Nino Migliori alla Galleria civica, e “80-90. L’invasione dei robot” al Museo della figurina.

“Lumen” è il risultato affascinante dell’ultimo progetto di ricerca sulla visione condotto da Nino Migliori che, utilizzando come unica fonte luminosa la luce di una candela, ha fotografato in bianco e nero le sculture romaniche del Duomo di Modena, in particolare i leoni stilofori del transetto e le otto metope attribuite al cosiddetto “Maestro delle metope”.

Protagonisti della mostra “L’invasione dei robot” sono gli eroici giapponesi Gundam, Daltanious, Danguard, Goldrake ma anche Twiki, l’amico fidato del Buck Rogers televisivo, e i vari Maximilian, V.I.N.CENT e B.O.B. di “The black Hole”, film del 1979. Non mancano nemmeno Numero 5, protagonista di “Corto circuito”. Insieme a loro, a illustrare i favolosi anni ’80 e ’90, anche le figurine dei cartoni animati, da Sailor Moon ai Simpson, gli album dedicati alle star della musica come Madonna e i Police, ai film e ai telefilm e infine allo sport con gli Europei, i Mondiali e la Formula 1.

Alla Palazzina dei giardini ducali, con orario continuato dalle 10.30 alle 19.30 e ingresso gratuito, prosegue la mostra “La memoria finalmente. Arte in Polonia: 1989-2016”, un percorso espositivo che attraverso fotografie, pittura, collage, sculture, disegni, installazioni e video di quindici autori racconta il delicato passaggio vissuto dal Paese, rivelando un tratto deciso e autonomo, piena espressione della Polonia post-socialista di oggi.

Al Foro Boario Fondazione fotografia, in via Bono da Nonantola, aperto sabato e domenica dalle 11 alle 19 e lunedì dalle 15 alle 19 (ingresso 5 euro), si possono visitare le tre personali di Daido Moriyama, Santu Mofokeng e Alessio Zemoz. “A silent solitude” del sudafricano Santu Mofokeng, vincitore del Premio internazionale per la fotografia 2016, documenta la realtà del suo paese dai tempi dell’apartheid a oggi. “Daido Moriyama in Color”, con 130 immagini a colori, illustra alcuni recenti sviluppi della ricerca fotografica del maestro giapponese della street photography. “Lo vàco-Il vuoto”, è infine il progetto di Alessio Zemoz, vincitore del Premio fotografia italiana under 40, dedicato al paesaggio abbandonato della Valle d’Aosta.

Al Mef Museo Enzo Ferrari, in via Paolo Ferrari 85, è aperta per tutto il weekend dalle 9.30 alle 18 (ingresso 15 euro) la mostra “Red carpet” dedicata al mondo del cinema e della tv e alle Ferrari che ne sono state protagoniste.