Roma, “Educare alle mostre, educare alla città”: martedì incontro su Testaccio

Nell’ambito dell’iniziativa “Educare alle mostre educare alla città”, ciclo di incontri gratuiti promossi dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali,martedì 22 marzo, presso il Dipartimento Achitettura di Roma Tre – Aula Magna, è in programma TESTACCIO. Storia della città – antropologia – sociologia urbana – documentazione per una lettura del quartiere.

Un’occasione per approfondire la conoscenza del rione Testaccio, una delle zone particolarmente significative delle trasformazioni della città tra XIX e XXI secolo. Nato in un’area produttiva e industriale come quartiere operaio della nuova capitale, il rione ha gradualmente modificato il suo tessuto, accogliendo oggi realtà diverse e istituzioni culturali di primaria importanza.

L’incontro, curato da Lidia Piccioni, Francesca Romana Stabile, Roberta Tucci e Luciano Ledda, è articolato in tre diversi momenti. Innanzitutto viene presentata una sintesi delle tappe più importanti della nascita e dello sviluppo urbano di Testaccio. La fisionomia del quartiere è caratterizzata dall’insediamento del nuovo Mattatoio (realizzato tra il 1888 e il 1891 su progetto dall’architetto comunale Gioacchino Ersoch) e da una edilizia abitativa destinata alle classi popolari (dalle case alveare, costruite tra il 1883 e il 1905, ai progetti realizzati tra il 1909 e il 1917 da Giulio Magni e Quadrio Pirani, per conto dell’Istituto romano per le case popolari, fino agli stabili di via Marmorata, progettati da Sabbatini e Costantini nel 1930).

Dopo la chiusura nel 1975 del Mattatoio, che per oltre ottanta anni è stato il fulcro produttivo della zona, e un periodo di degrado e marginalità, a partire dalla metà degli anni Novanta Testaccio si è trasformato in un importante polo culturale oltre che residenziale. Nell’ambito degli interventi di recupero, portati avanti dall’amministrazione capitolina, i vecchi padiglioni dell’ex Mattatoio e del Campo Boario sono stati trasformati per realizzare la Città delle Arti, con spazi dedicati alla cultura e alla formazione tecnica e artistica. Attualmente in queste luoghi hanno sede il Macro, il Dipartimento di Architettura dell’Università Roma Tre, l’Accademia di Belle Arti, la Scuola popolare di musica di Testaccio. Altri padiglioni ospitano la Città dell’Altra Economia e la Pelanda.

Nel corso dell’incontro vengono anche illustrati i risultati di una ricerca sulla religiosità popolare del rione Testaccio, eseguita tra il 2010 e il 2012 in riferimento a due eventi: la Via Crucis del Venerdì Santo sul monte Testaccio e la processione della patrona, Santa Maria Liberatrice, che si svolge l’ultima domenica di maggio.

Infine, viene spiegata l’attività del Centro di documentazione AUT – Archivio Urbano Testaccio del Dipartimento di Architettura dell’Università Roma Tre che, tramite la raccolta di materiale documentario, ricostruzioni digitali e audiovisive sulla storia del tessuto urbano ed edilizio, studia con particolare attenzione il quartiere Testaccio e l’ex Mattatoio – Campo Boario, al fine di promuovere la conoscenza del rione, la sua valorizzazione e conservazione (sito web: http://aut.uniroma3.it)

Appuntamento martedì 22 marzo ore 16,  ingresso gratuito

Dipartimento Architettura di Roma Tre – Aula Magna

via Aldo Manunzio, 58

Prenotazione obbligatoria 060608 (dalle 9 alle 21)

[email protected] www.museiincomuneroma.it www.sovraintendenzaroma.it