Mediatrade, condannati Pier Silvio Berlusconi e Fedele Confalonieri

Ribaltata la sentenza di primo grado. I giudici della seconda corte d’appello di Milano, nell’ambito del processo “Mediatrade” a carico di Pier Silvio Berlusconi, Fedele Confalonieri -presidente- e altre 6 persone, hanno condannato il vicepresidente Mediaset e il presidente a 1 anno e 2 mesi. Il pm, Fabio De Pasquale, applicato al procedimento come pg, aveva chiesto per Berlusconi jr tre anni e due mesi di carcere, per Confalonieri tre anni e quattro mesi e per le altre persone pene fino ai 5 anni.

La corte presieduta da Marco Maiga ha condannato il presidente e l’a.d. per il reato di frode fiscale per l’anno 2007 sulla compravendita dei diritti tv del gruppo televisivo. Per quanto riguarda il 2006 è scattata la prescrizione e per il 2008 sono stati assolti perché “il fatto non è più previsto dalla legge come reato”. A Confalonieri e Berlusconi junior sono state riconosciute le attenuanti generiche ma dovranno rifondere i danni all’Agenzia delle Entrate. La cifra sarà quantificata in separato giudizio. Altri 4 imputati sono stati assolti.

Il pm-pg aveva chiesto alla Corte le stesse condanne avanzate ai giudici del tribunale, il quale però nel luglio del 2014 aveva assolto tutti gli imputati. La sentenza era stata emessa dopo cinque giorni di camera di consiglio e al termine di un processo durato quasi tre anni. Oggi la condanna.

L’accusa aveva descritto quello della compravendita dei diritti tv “gonfiati”, come un “sistema di frode che dura da vent’anni”; sarebbe stato “un andazzo a cui Pier Silvio Berlusconi non riusciva a sottrarsi e che Fedele Confalonieri ha tollerato per anni”. La frode era stata stimata in circa 8 milioni di euro in relazione al bilancio consolidato di Mediaset per gli anni 2006, 2007 e 2008. Secondo il procuratore, la compravendita dei diritti tv è stata gestita con “volontaria cecità” da parte di Pier Silvio Berlusconi. Per il magistrato, la consapevolezza troverebbe dimostrazione nel fatto che è “il figlio di Silvio Berlusconi, è ai vertici della società, “come può non essersi accorto?”.