Roma, spaccia droga nel San Camillo arrestato infermiere in servizio al reparto maternità

L’operatore sanitario è stato arrestato insieme ad altre 3 persone per spaccio di droga. L’infermiere sarà licenziato. “Sono già state avviate le procedura per la risoluzione del contratto di lavoro nei confronti del dipendente dell’Azienda ospedaliera San Camillo arrestato dalla polizia – ha reso noto l’azienda ospedaliera San Camillo – L’uomo è stato fermato ieri pomeriggio all’interno del nosocomio”.

Gli investigatori della Polizia della VI^ sezione criminalità diffusa della Squadra Mobile hanno arrestato un cinquantenne di Roma, un romano di 40 anni e un albanese di 32 anni perché colti nella flagranza di spaccio di oltre 20 kg di hashish. Gli operatori della sezione “Falchi”, nel corso di un’apposita attività nei pressi dell’Ospedale “San Camillo-Forlanini”, hanno notato un soggetto il quale, con fare sospetto, si incontrava con altre due persone, scese da un furgone con al seguito un trolley, che facevano ingresso all’interno dell’ospedale. Gli agenti, giunti in un reparto del nosocomio, hanno deciso pertanto di controllarli rinvenendo, occultati dentro alla borsa da viaggio, oltre 20 kg di hashish suddivisi in altrettanti panetti da 1 kg ciascuno. Dagli accertamenti sul posto è emerso che uno dei tre fermati prestava servizio presso l’Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini. È stato così perquisito l’armadietto del dipendente, dove è stata rinvenuta e sequestrata ulteriore sostanza stupefacente in parte già suddivisa in varie dosi. Personale della Squadra Mobile, con l’ausilio di alcune unità cinofile, nel corso delle successive perquisizioni effettuate presso le abitazioni dei tre arrestati, ha tratto in arresto un romano di 41 anni, estraneo alla vicenda, perché proprietario di un box, in zona Corviale, al cui interno sono stati sequestrati oltre 2 etti di hashish.

L’intera sostanza stupefacente posta sotto sequestro, il cui volume d’affari ceduta al dettaglio, ammonta complessivamente a circa 150 mila euro, era già confezionata e suddivisa in numerosi panetti da spacciare nei quartieri della movida romana. Al termine degli atti di rito i tre arrestati all’interno dell’ospedale sono stati associati presso la Casa Circondariale di Regina Coeli, mentre il quarto verrà processato con rito direttissimo.