Vicenza, Polegge nuovo capolinea dei bus alle Case rosse

Nuovo capolinea del bus a Polegge. Già da qualche settimana infatti i mezzi Aim, ora Svt (Società vicentina trasporti), sono tornati a invertire la marcia per fine corsa in località Case rosse, garantendo così un utilizzo dei mezzi pubblici più comodo e sicuro per gli utenti, soprattutto anziani, ma anche per rendere più agevoli le manovre agli autisti.

Ora infatti i bus girano attorno alla cabina elettrica, su una corsia dedicata larga quattro metri, realizzata mediante il tombinamento di un fossato esistente a ridosso della piazzola, per il quale è stato necessario acquisire parte del terreno privato confinante.

All’inaugurazione erano presenti il sindaco Achille Variati, accompagnato dall’assessore alla cura urbana Cristina Balbi, l’amministratore unico di Aim Paolo Colla, il presidente di Svt (Società vicentina trasporti) Angelo Macchia e l’amministratore unico di Aim Mobilità Piercarlo Pucci. Presenti anche numerosi consiglieri, tra cui Lorella Baccarin e Gianpaolo Giacon, entrambi residenti nel quartiere e fra i promotori del progetto di riqualificazione, e il parroco don Luigi Spadetto, che ha benedetto il bus Svt, fresco della nuova livrea della società, nata dalla recente fusione di Ftv e Aim.

“Con quest’opera, attesa per tanti anni – ha dichiarato Variati -, abbiamo realizzato una precisa richiesta di Polegge: avere il capolinea vicino alle Case rosse, per collegare in modo più adeguato il quartiere con la città. È il primo piccolo, ma significativo segno nel nome della nuova società Svt – ha aggiunto, esibendo peraltro il prototipo della nuova tessera per gli abbonati Svt, valida sia per il trasporto urbano che extraurbano -. La fusione servirà ad efficientare i servizi e a controllare le tariffe, a mettere insieme le fermate e le linee per evitare doppioni. Ma non ci fermeremo qui – ha annunciato -: non dobbiamo limitarci alla sola integrazione tra servizio urbano ed extraurbano, ma puntare all’integrazione tra gomma e ferro, mettendo quindi assieme tutto il trasporto pubblico, che solo così potrà diventare una possibilità concreta per muoversi in modo più efficace ed efficiente nel prossimo futuro. In questo senso abbiamo già aperto il tavolo con l’assessore regionale De Berti”.

Variati ha inoltre approfittato dell’occasione per annunciare che dall’1 marzo sono in distribuzione le nuove tessere di riconoscimento Svt, in sostituzione delle vecchie tessere Ftv e Aim. “Un cambiamento formale e sostanziale – ha commentato -: non è variata infatti solo la grafica, ma sono stati uniformati costo, 10 euro, e durata, 3 anni”.

“La tenacia dei consiglieri comunali è stata determinante per la realizzazione di questo progetto – ha dichiaratoBalbi, spiegando i lavori fatti al capolinea -. Grazie poi anche agli interventi dei privati, quest’area risulta oggi completamente riqualificata, soprattutto a livello di fossati. Il quartiere ora si sente collegato alla città e ai servizi. Sempre con l’aiuto dei consiglieri comunali – ha inoltre annunciato – sono in programma altri progetti di collaborazione per la manutenzione e la posa di fiori nelle aiuole, grazie ad alcuni sponsor, nonché, a breve, la decorazione creativa della cabina elettrica, con un progetto di street-art”.

L’inaugurazione del nuovo capolinea a Polegge è stata dunque anche la prima “uscita” ufficiale di Svt, la neonata società di gestione del trasporto pubblico locale. Il logo Svt, con la scritta rossa su sfondo bianco e le due frecce magenta e arancione a rappresentare la fusione di Aim e Ftv, è infatti già presente alla fermata, sulla pensilina e sugli orari, e da oggi anche su un autobus. Piccoli segni, ma che bene interpretano il grande lavoro che ha portato alla nascita di un’unica società del trasporto vicentino. “Due frecce che unite guardano al futuro – ha commentatoMacchia – con l’obiettivo di razionalizzare le fermate, le linee, le tariffe e offrire ai vicentini un servizio sempre più efficiente. Oggi a Polegge non inauguriamo solo un capolinea, ma un nuovo modo di intendere il trasporto pubblico, che ragiona su area vasta facilitando gli spostamenti sull’intero territorio provinciale.”

“Questo intervento ha consentito di avvicinare i servizi e l’azienda alle esigenze dei cittadini – ha detto Colla -, facendo un’azione virtuosa anche dal punto di vista dell’efficienza del servizio. Del resto, grazie al concorso delle volontà costruttive del Comune, della Provincia, di Aim ed Ftv, abbiamo ribaltato il concetto di mobilità urbana ed extraurbana, perchè con Svt finalmente stiamo lavorando in area vasta e questo produrrà grandi efficienze nei servizi prima separati. La fusione è senz’altro virtuosa e richiede ora una gestione industriale ed economica attenta. Questo di oggi è un primo, piccolo segno”.

I lavori al capolinea di Polegge – iniziati a ottobre per il valore complessivo di 50 mila euro – hanno riguardato anche la realizzazione di una nuova rete di smaltimento delle acque meteoriche nella nuova corsia e un nuovo punto luce, un muro di recinzione a confine con la proprietà privata, completo di rete metallica, l’asfaltatura e la delimitazione con un cordolo dell’aiuola con la cabina elettrica. Hanno completato la riqualificazione dell’area la segnaletica verticale e orizzontale, la sistemazione dell’adiacente isola ecologica e, grazie alle economie del ribasso d’asta, la bonifica e la sistemazione dell’area sul lato più lontano.

Svt infine ha installato a proprie spese la nuova pensilina per gli utenti in attesa dell’autobus.

A partire da settembre, per consentire l’esecuzione dei lavori in sicurezza, il capolinea era tornato all’altezza della chiesa, 500 metri prima, come in origine. Ma durante gli anni Duemila, i residenti chiesero e ottennero di prolungare la linea 2 fino alle Case rosse al Livelon, in quanto la fermata al campanile della chiesa risultava scomoda e pericolosa per la mancanza del marciapiede. Tuttavia, una volta spostato il capolinea, ci si rese conto che, di fatto, i mezzi pubblici faticavano a fare inversione di marcia per l’inadeguatezza dell’area di manovra, in parte occupata dalla centralina elettrica. Di qui l’idea progettuale di tombinare il fossato adiacente, acquisendo la porzione di terreno privato, per creare una corsia dedicata ai bus proprio attorno alla cabina elettrica.