Dissesto della compagnia Wind Jet, sequestro di beni ad Antonino Pulvirenti

PULVIRENTIIl sequestro è stato eseguito attraverso ad una rogatoria in Svizzera. La scoperta del trasferimento di un milione di euro era stata qualificata dai magistrati della Procura di Catania quale bancarotta preferenziale, ritenendo la società fiduciaria svizzera soggetto estraneo rispetto alla Wind Jet.

In seguito, attraverso gli approfondimenti del Nucleo di polizia tributaria etnea, si è verificato che la fiduciaria sarebbe di fatto riconducibile ad Antonino Pulvirenti e che il conto corrente, formalmente intestato alla Giafar s.a., sarebbe in realtà sempre stato nella sua diretta disponibilità. Il milione di euro, restituito dalla Wind Jet quale rimborso del finanziamento effettuato dalla società elvetica, sarebbe, di fatto, tornato nel suo patrimonio. Sulla scorta di tali evidenze la Procura ha ritenuto di configurare nei confronti dell’ex patron del Catania Calcio, di Stefano Rantuccio e di Angelo Agatino Vitaliti, rispettivamente presidente, amministratore delegato e Componente del consiglio di amministrazione della Wind Jet la più grave ipotesi di bancarotta fraudolenta per distrazione. E’ stata data esecuzione – tramite rogatoria internazionale – al provvedimento di sequestro per un ulteriore milione di euro sul conto corrente di Antonino Pulvirenti già individuato in Svizzera.

Il milione di euro è stato sequestrato su un conto in Svizzera riferibile ad Antonino Pulvirenti, fondatore di Wind Jet, agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta sul dissesto della compagnia aerea. Lo ha disposto il Gip di Catania, su richiesta della locale Procura. Pulvirenti è indagato per bancarotta fraudolenta per distrazione.