La Regione Calabria e l’assessore all’ambiente Antonella Rizzo dicono dice Si al blocco delle trivelle

antonella rizzoL’Eni non può continuare a devastare le coste e maltrattare l’ambiente utilizzando le trivelle per estrarre metano e altro combustibile. La dove il Governo non decide a proposito della dismissione delle perforazioni dei fondali marini, decideranno i cittadini il 17 aprile quando, attraverso lo strumento del referendum, si pronunceranno nei confronti della dismissione delle trivelle. Nell’attesa del 17 aprile crescono le adesioni per dire basta alle trivelle. L’Assessore Regionale all’Ambiente Antonella Rizzo ha partecipato alla conferenza stampa per la presentazione del Coordinamento Referendario Regionale relativamente al referendum contro le trivellazioni petrolifere fissato per prossimo 17 aprile. L’incontro con la stampa, svoltosi presso la Cittadella regionale di Germaneto a Catanzaro, è stato indetto dalle Associazioni e dai Movimenti Ambientalisti di tutta la Regione. In particolare l’Associazione crotonese “Fabbrikando l’Avvenire” che, da tanti anni ormai, conduce la battaglia contro le trivellazioni su tutto il territorio. Presenti dunque il movimento no Triv Calabria, Green Pace, Slowfood Calabria, Legambiente, WWF, Italia Nostra: Al tavolo, insieme all’Assessore Rizzo, che sostiene con determinazione, insieme al Presidente della Giunta Regionale Mario Oliverio, la battaglia contro le trivelle, il delegato referendario per la Regione Calabria , il Consigliere regionale Arturo Bova. Unanime dunque il coro dei SI per mettere la parola fine alle trivellazioni sottolineato con forza da tutti gli esponenti delle associazioni e dei movimenti presenti. L’Assessore Rizzo ha ricordato che la Giunta Regionale ha aderito, fin dal suo insediamento a questa battaglia con la firma del Manifesto di Termoli, mettendo in evidenza come la problematica del disastro ambientale che consegue all’attività estrattiva attraverso la tecnica del fraking e dell’airgun non veda, di contro, un ritorno economico così come invece la Confindustria vorrebbe paventare. Le royalty che le multinazionali riconoscono ai territori devastati dalle trivellazioni sono infatti davvero risibili rispetto al danno incommensurabile provocato in un’area del mediterraneo, la costa Ionica che non presenta grandi giacimenti tali da giustificare la devastazione di questi fondali marini. Il Consigliere delegato alla campagna referendaria, Arturo Bova, ha ribadito il grande impegno che la Regione ha profuso in questa battaglia, insieme alle Associazioni ed ai Movimenti di tutto il territorio regionale ed ha messo in evidenza, fornendo anche dati che riguardano il Pil, l’occupazione e lo sviluppo della piccola media impresa il fatto che le attività estrattive producono solo danno ambientale senza arricchimento. Sia l’Assessore Rizzo che il Consigliere Bova hanno dunque riconosciuto il ruolo fondamentale che hanno avuto i Movimenti e le Associazioni in questa battaglia e che hanno colmato il vuoto lasciato dalla politica giudicata non sempre all’altezza della situazione. Salvatore Belfiore del Movimento No-Triv Calabria ha evidenziato come questa lotta alle trivellazioni sia emblematica di un riscatto anche culturale che la Calabria sta facendo registrare a livello nazionale per il suo attivismo partecipato e condiviso da tutti i territori. Per Fabbrikando l’Avvenire sono intervenuti Natale Calabretta e Giovanni Iannone. Entrambi hanno ricordato che la guerra alle trivelle a Crotone va avanti da oltre sei anni e che si tratta di un ‘esperienza condivisa anche a livello europeo, nel momento in cui, il Parlamento transalpino ha acquisito gli studi condotti dall’Associazione, nel merito tecnico dei danni provocati non ultimo il rischio sismico. Sulla stessa linea Luigi Sabatini di Legambiente che ha inquadrato il problema richiamando la coop 21 di Parigi, Simona Curatola del WWF che ha posto l’accento sulla scomparsa della bio-diversità e sul rischio della sub-sidenza. In tutti gli interventi a partire dall’assessore Rizzo si è registrato il ringraziamento a Pino Greco Presidente dell’associazione Frabbrikando l’Avvenire per l’impegno profuso in tutti questi anni per una battaglia giusta ed oggi da condividere attraverso il SI al referendum del prossimo 17 Aprile. La Calabria dei cittadini dunque che si muove dando impulso positivo alle istituzioni, dichiarando guerra agli interessi delle multinazionali e delle compagnie petrolifere.