Ex Cormo, Provincia e Comuni incontreranno Legacoop

Il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi, e i sindaci di Reggio Emilia e San Martino in Rio, Luca Vecchi ed Oreste Zurlini, hanni incontrato oggi pomeriggio a Palazzo Allende i lavoratori della ex Cormo, la cooperativa di serramenti trasformatasi in Open.Co dopo la fusione con la modenese Coop Legno di Castelvetro.

L’incontro, al quale erano presenti anche rappresentanti del sindacato Fillea della Cgil, era stata richiesto venerdì dagli stessi lavoratori e fissato in tempi rapidi dai tre rappresentanti istituzionali in considerazione dell’urgenza e della delicatezza di una crisi che coinvolge oltre 500 lavoratori tra la stessa Open.co e la ferrarese Lavoranti Legno, a sua volta interessata dalla trattativa apertasi in  Regione la scorsa estate con il coinvolgimento anche di Legacoop Emilia-Romagna.

Dopo aver ascoltato lavoratori e rappresentanti sindacali, il presidente Manghi e i sindaci Vecchi e Zurlini – oltre a condividere le preoccupazioni dei dipendenti ex Cormo –  si sono impegnati a “richiedere un incontro urgente con Legacoop Emilia Ovest, prima della nuova riunione del Tavolo regionale che l’assessore alle Attività produttive Palma Costi dovrebbe convocare per metà marzo”.

“Ai vertici di Legacoop ribadiremo la necessità di riprendere la trattativa a livello regionale sulla base del verbale di intenti sottoscritto lo scorso 31 luglio a Bologna, che prevedeva l’impegno a elaborare un piano con l’obiettivo prioritario di garantire la  continuità produttiva dei tre stabilimenti – hanno dichiarato il  presidente della Provincia e i sindaci di Reggio Emilia e San Martino in Rio – Riaffermeremo inoltre, come istituzioni, che il nostro territorio non può assolutamente considerare come ineluttabile la chiusura di una serie di siti produttivi, che sono fondamentali per la tenuta non solo economica, ma anche sociale di tanti comuni. L’eventuale chiusura dello stabilimento di San Martino in Rio, non solo non può essere accettata dai lavoratori, ma non può nemmeno essere retta da un territorio che in questi ultimi mesi ha dovuto affrontare e sta affrontando numerose e pesanti crisi occupazionali”.