Bologna, stop allo spreco alimentare

La commissione Bilancio, Affari e generali e istituzionali approva una risoluzione a sostegno del Piano d’azione dell’Unione europea, ma i nove emendamenti approvati (sui 12 presentati da Pd, Ln e M5s) accrescono le misure proposte. Il documento, fra gli atti segnalati nell’ambito della Sessione europea 2016 dell’Assemblea legislativa, verrà inviata a Governo, Senato e Camera

La commissione Bilancio, Affari generali e istituzionali, nell’occasione presieduta dal vicepresidente Roberto Poli, ha approvato una risoluzione a sostegno del Piano d’azione dell’Unione europea per l’economia circolare, presentato il 2 dicembre scorso, che ha per titolo “L’anello mancante”. Voto a favore dei consiglieri Pd e Sel, astenuti Ln e M5s, no da Fdi-An.

Il documento proposto dalla Commissione Ue e ora all’esame del Parlamento europeo contiene un piano d’azione per la transizione verso l’economia circolare e quattro proposte di Direttiva: sui veicoli fuori uso; sui rifiuti di pile, accumulatori e apparecchiature elettriche ed elettroniche; sulle discariche di rifiuti elettronici; sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio. Dalla commissione Bilancio dell’Assemblea legislativa esce un contributo che parte da questa valutazione: “Il cuore del pacchetto sull’economia circolare è rappresentato dalle misure da attivare nel momento in cui un prodotto raggiunge il fine vita. In tale contesto, l’obiettivo primario è eliminare il più possibile rifiuti e sprechi per diventare la società del riciclo e del riuso. Le nuove proposte di direttiva in materia di rifiuti sono pertanto finalizzate a garantire l’aumento dei rifiuti urbani riciclati e la diminuzione di quelli conferiti in discarica”.

Consiglieri dei Gruppi Pd, Ln e M5s hanno presentato una dozzina di emendamenti, nove dei quali sono stati approvati. Ecco, in sintesi, il contenuto degli emendamenti approvati.

Su proposta di Lia Montalti (Pd), si è inserito nella risoluzione un impegno dell’Europa a mettere in atto misure finalizzate a prevenire lo spreco alimentare e ridurre al massimo i rifiuti alimentari. È stato approvato un secondo emendamento Montalti che chiede di finanziare strumenti di informazione, comunicazione e educazione che coinvolgano bambini, giovani e adulti, al fine di accompagnare il cambiamento del modello di sviluppo attraverso una sempre maggiore consapevolezza culturale.

Approvati tre emendamenti presentati da Stefano Bargi (Ln). Il primo chiede di applicare modelli di raccolta differenziata dei rifiuti che mostrino a cittadini e imprese i vantaggi in termini ambientali e di ritorno economico di simili pratiche. Con il secondo, si chiede di prevedere incentivi di natura economica e/o fiscale alle imprese che dimostrino di investire in materiali o sostanze biodegradabili. La terza proposta di modifica, subemendata da Montalti (Pd) pone la questione di sviluppare un elenco di buone pratiche relative ai sottoprodotti di lavorazione, così da fluidificare un mercato che metta in diretta relazione domanda e offerta.

La commissione ha poi approvato quattro emendamenti presentati da Andrea Bertani (M5s). Si chiede all’Europa di inserire nel “Pacchetto economia circolare” azioni in grado di promuovere misure semplici ma di immediato impatto quali il vuoto a rendere e l’uso di imballaggi per alimenti unicamente compostabili; si chiede di favorire i processi di riparazione e manutenzione dei prodotti elettrici ed elettronici, combattendo l’obsolescenza programmata; inoltre, si chiede di emanare direttive che portinoall’eliminazione dei sussidi ai combustibili fossili; infine, viene evidenziata dalla commissione l’opportunità di estendere l’utilizzo del concetto di “impronta ecologica”(l’impatto ambientale di un prodotto, dalla nascita allo smaltimento), in linea con il principio “chi inquina paga”.

Va ricordato che il pacchetto di misure sull’economia circolare fa parte degli atti segnalati nell’ambito della Sessione Europea 2015, sui quali l’Assemblea legislativa si è impegnata a valutare l’opportunità di inviare osservazioni al Governo ai sensi della Legge 234/2012, per gli aspetti di competenza regionale. Oltre che al Governo, la risoluzione oggi approvata verrà inviata al Senato della Repubblica e alla Camera dei Deputati.