San Valentino

312 San Valentino Di Vincenzo Calafiore 14 Febbraio 2016-Udine Dedicato a quelle donne stuprate, violentate, uccise, massacrate di botte, sfregiate con l’acido, costrette alla prostituzione, scomparse nel nulla, soldatesse, ricercatrici e a quelle donne insoddisfatte sempre alla ricerca di un qualcosa di nuovo, a tutte quelle donne sposate che si portano addosso pesi più grandi di loro. A quelle donne che non si sentono amate o che non sanno cosa sia e voglia significare l’essere amati. Lo diranno con un fiore, lo diranno con un gioiello, lo diranno con un peluche, con una coppa di champagne, con una scatola di baci perugina. Con la foto di lui o di lei, con rose rosse trattate chimicamente. In quanti modi. Quello che più colpisce oggi in questo stranissimo “cortile “ o “ basso napoletano” sono le diverse modalità d’amare pregno di un tratto consumistico diffuso in tutti i contesti di vita, e quindi la tendenza di abbreviare spazi d’approccio e di contatto. Mantengono inalterato il rituale di “ San Valentino”, ormai tradizione inossidabile per tutti coloro che si amano o credono di avere un amore o di vivere un legame eterno al pari della festa che lo consacra. Si potrebbe dedurre che oggi si ama in fretta, ed è forse vero, ma chi lo dice che la velocità sia contraria all’amore? Ma c’è anche la grave crescita dei più diversi fenomeni di violenza, il frutto di una malattia morale che da anni colpisce sempre più. Il cinismo e la spregiudicatezza sempre crescenti, il pragmatismo senza principi, il non avere ideali , valori etici, il non credere a nulla, il cercare un illusorio rifugio nell’alcool e nella droga, la frequente violenza che cresce nelle varie forme che sempre più spesso arrivano all’assassinio, ma che ordinariamente si esprimono nel disprezzo dei valori umani altrui, nella sottovalutazione di qualsiasi principio morale, nella carenza di rispetto verso ciò che è estraneo, nella stessa violenza verbale nelle tv di stato e private, per non parlare della violenza quotidiana anarchia delle strade dove sempre più manca il rispetto per le regole e per gli altri. Il degrado impera ed è cresciuto ulteriormente con la caduta delle ideologie totalitarie del Novecento, è stata confusa la fine delle ideologie totalitarie con gli ideali democratici e le culture civili dell’Occidente che avevano osteggiato i totalitarismi. Senza ideali e con pochi valori morali cresce la malattia morale che produce superficialità, cinismo, e violenze che sono poco contrastati dalle pubbliche autorità. Per sconfiggere questa malattia morale non bastano più le leggi e non ne occorrono altre, soprattutto quando vengono saltuariamente applicate, quando non c’è la certezza del diritto e della pena. Ciò che manca è la cultura e lo spirito del rispetto delle regole e dei valori morali che sono insiti in uno Stato costituzionale di diritto. Occorre essere consapevoli di questa terribile spirale per affrontarla davvero non con parole di circostanza e con l’ipocrisia; occorre ricostruire la profonda consapevolezza delle responsabilità e degli inscindibili doveri e diritti di ognuno. E’ indispensabile ricostruire lo stato di diritto inserendolo nei percorsi scolastici e formativi di ogni livello l’educazione al civismo, ai doveri e diritti di tutti i cittadini. Senza queste premesse la malattia si allargherà ancora come una piaga infernale. BACIAMOCI, AMIAMOCI E’ SAN VALENTINO!