Trento, richiuso stabile a Villamontagna occupato abusivamente

Uno stabile non abitato di Villamontagna che era stato occupato abusivamente a gennaio è stato richiuso, su mandato della proprietà, con delle nuove inferriate ai piani inferiori della casa, onde evitare intrusioni future. Il tutto dopo un sopralluogo all’interno dello stabile da parte degli agenti della Polizia Locale per accertarsi che l’immobile fosse deserto. Contestualmente personale del Comune ha sostituito la recinzione danneggiata sulla pubblica via, raccogliendo la soddisfazione degli abitanti del sobborgo.

Lo scorso 20 gennaio 2016 era infatti giunta dalla Circoscrizione Argentario la segnalazione dell’occupazione abusiva di un immobile non abitato nel sobborgo di Villamontagna. L’immobile, di proprietà di una impresa edile attualmente in liquidazione controllata, era già noto alla Polizia Locale in quanto analoga situazione si era verificata nel 2009, con relativo sgombero dell’edificio e muratura degli accessi principali.

La Polizia Locale ha immediatamente intensificato l’attività sul territorio riscontrando la veridicità della segnalazione. I pannelli che chiudevano le finestre del piano inferiore erano stati rimossi e all’interno dell’immobile sono stati riscontrati recenti segni di presenza di persone. Anche la rete di recinzione che divide le pertinenze dell’immobile dalla pubblica via era stata danneggiata in modo da consentire il passaggi delle persone. Sono stati effettuati vari sopralluoghi sia da parte di personale in divisa che da agenti in borghese, ma non è stato possibile identificare gli occupanti. Si configurava comunque il reato di invasione di edificio – previsto e punito ai sensi dell’articolo 633 del Codice Penale – per cui è stato avvertito il curatore fallimentare dell’azienda, che decideva di non proporre querela, ma che si attivava per procedere alla chiusura degli accessi, visto l’allarme sociale che tale situazione creava negli abitanti del sobborgo.