Inter in vendita, Erick Thohir tratta con imprenditori cinesi

La squadra di Mancini rischia di restare un altro anno senza Champions League. Erick Thohir ha disposto un ridimensionamento del mercato e ora ha messo in vendita il club o parte del 70% delle azioni di cui è proprietario dal novembre 2013. Alla banca d’affari Goldman Sachs è stato dato mandato di trovare possibili acquirenti non solo per il 29,5% delle quote appartenenti a Massimo Moratti, ma pure per le azioni del presidente indonesiano.

roberto mancini

Il progetto di sostenibilità – presentato all’Uefa – prevede l’ingresso in Europa League, mentre gli investimenti fin qui sono sempre stati da Champions, a iniziare dall’ingaggio di Mancini, uno degli allenatori più pagati d’Europa. I soldi prestati alla società da Thohir sono quelli ottenuti grazie ad un prestito dietro l’altro. Entro il 30 giugno 2019 bisognerà restituire all’incirca 230 milioni alle banche.

A fine stagione l’Inter si avvicinerà ai parametri chiesti dall’Uefa per il Fair Play finanziario. Il marketing, finora, ha funzionato poco. C’è anche il problema dello sponsor, visto che il rinnovo con Pirelli non è scontato. L’azienda avrebbe offerto 30 milioni per 3 anni, cifra che potrebbe anche scendere. Thohir ha cercato di avvicinare investitori italiani da inserire nel club, proponendo anche l’acquisto di quote. Il presidente ha deciso di rivolgersi a uomini d’affari e banche asiatiche. Bisogna capire quanto vale l’Inter e cosa vorrebbe Thohir, che di tasca propria fin qui ha messo 75 milioni.

L’idea è ricapitalizzare (80-90 milioni) cercando magari di vendere il 70% dell’Inter ad una cifra vicina ai 150 milioni di euro. Resterebbero ben più di 200 milioni di debiti con Goldman Sachs e altre pendenze derivanti da finanziamenti di altra natura, come quello con la Ball Investment detenuta dallo stesso Thohir e attraverso la quale il presidente avrebbe finanziato parte dell’Inter.