Cetraro, caccia aperta all’auto della persona che ha ucciso la dottoressa Anna Giordanelli

In un primo momento si era ipotizzato un incidente stradale provocato da un pirata della strada. Poi le risultanze investigative hanno portato alla luce un efferato delitto “per ora indecifrabile” per come afferma il procuratore capo della Repubblica di Paola, Bruno Giordano. La morte di Anna Giordanelli, medico di base di 53 anni, è avvolta nel mistero.

La dottoressa stava facendo jogging quando è stata colpita al capo con violenza, probabilmente con un corpo contundente. Una ferita profonda che l’avrebbe portata alla morte quasi subito. Sarebbe stato il medico legale a rendersi conto che la ferita al capo aveva caratteristiche incompatibili con un incidente stradale e che l’origine della morte era da legarsi ad un atto volontario. La matrice omicida è dunque certa. Lo stesso dottor Giordano ha chiarito che le ipotesi sulla natura del delitto devono partire dai risultati dell’esame autoptico, che potrebbe essere effettuato tra oggi e domani, e dagli accertamenti sul luogo del delitto che i Carabinieri hanno effettuato nelle scorse ore e con ogni probabilità continueranno anche giovedì mattina.

L’aggressione alla Giordanelli sarebbe avvenuta tra il marciapiede e la strada, dove comparirebbero delle marcate tracce di pneumatici sull’asfalto, che potrebbero essere attribuite ad un’auto con la quale l’omicida si sarebbe allontanato. Da quelle tracce i Carabinieri sperano di poter risalire al tipo di auto.