Genova, per decidere di donare gli organi basta un sì sulla carta d’identità

assenso donazione organi Doria GenovaDal primo febbraio prenderà il via una nuova modalità di dichiarazione della volontà di donazione di organi, tessuti e cellule. Su decisione della Giunta comunale, si potrà comunicare il proprio consenso, o diniego, alla donazione firmando un modulo nel momento del rilascio o del rinnovo della carta di identità. Negli uffici dell’anagrafe di Corso Torino, il sindaco Marco Doria ha dato appuntamento ai media per promuovere la cultura della donazione e far conoscere il nuovo servizio offerto ai genovesi. “Avevo vent’anni – ha dichiarato il Sindaco – quando decisi di diventare donatore di organi iscrivendomi all’Aido. Mi ricordo dove: firmai la mia adesione su un banco di volontari alla festa dell’Unità di Piazzale Kennedy. Ora come allora ho la convinzione che la scelta consapevole ed esplicita della donazione è un fatto di civiltà e di solidarietà umana”. Insieme al Sindaco l’assessore ai diritti e alla legalità Elena Fiorini, Andrea Gianelli Castiglione, direttore del Centro Regionale Trapianti dell’Ospedale San Martino-IST e Evita Bacchilega dell’AIDO –  Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule. “Ora i cittadini genovesi – ha continuato Doria – possono esprime la propria volontà in occasione del rinnovo o del rilascio della carta d’identità, semplicemente compilando un modulo davanti al funzionario dell’anagrafe. Da oggi parte una campagna di informazione e sensibilizzazione insieme alle associazioni e agli operatori sanitari”. Nelle regioni in cui è stata semplificata la procedura con cui si manifesta la volontà di diventare donatore di organi, Emilia Romagna e Lazio, sono stati rilasciati oltre 30mila consensi agli uffici anagrafici. “Ci sarà una campagna promozionale da parte del Comune – ha sottolineato l’assessore Fiorini – svolta in collaborazione con le associazioni che operano nell’ambito della donazione degli organi, come l’AIDO, autorizzata dal Ministero della Salute, i cui volontari saranno presenti all’anagrafe per informare i cittadini sul servizio. E’ importante che le persone facciano una scelta consapevole sapendo che essere donatore è un atto di responsabilità che non implica rischi e può consentire a molte persone di sopravvivere o di avere una migliore qualità della vita”. Le dichiarazioni di volontà confluiranno direttamente nel SIT-Sistema Informativo Trapianti, accessibile ai coordinamenti locali per la verifica in modalità sicura 24 ore su 24. “Dopo Spezia e Savona – ha evidenziato Andrea Gianelli – Genova rappresenta una traguardo importante, testimoniato dalla presenza del sindaco, in una regione in cui la tradizione della donazione è la più importante della nostra nazione. Il consenso riguarda l’espianto di organi, di tessuti e di cellule e potrà avvenire esclusivamente in caso di morte con una procedura di accertamento rigorosamente indicata dalla legge. La scelta del cittadino è modificabile in qualsiasi momento”.