Giorgio La Pira. Fabrizio Ricci a Pozzallo per le celebrazioni dei 112 anni del “Sindaco Santo”

Il presidente della Commissione ambiente, vivibilità urbana e mobilità Fabrizio Ricci ha rappresentato il Comune di Firenze alle celebrazioni, svoltesi a Pozzallo, per ricordare il centododicesimo anniversario della nascita di Giorgio La Pira. “Il professore – come l’ha ricordato il presidente Fabrizio Ricci – ha dato una sua impronta, da sindaco, alla città. Non solo per gli interventi di ricostruzione postbellica ma, soprattutto, per il lascito morale che, a partire dalla costituzione di movimenti cattolici riuniti in vere e proprie associazioni, hanno portato Firenze ad essere al centro delle politiche solidali, assistenziali e di significativo aiuto alle classi più povere della società, con un occhio particolare ai giovani. La Pira sapeva unire alla grande spiritualità altrettanta concretezza. La sua azione non è rimasta circoscritta a livello territoriale ma si è spinta, con proficuo impegno a livello internazionale e mondiale, nella costruzione della distensione, nel favorire le relazioni fra Stati costantemente in crisi, nel cercare con ogni mezzo possibile la via della pace e, con una lungimiranza impressionante, guardava con attenzione al terzo mondo e agli Stati africani”. Il presidente Fabrizio Ricci si è chiesto, inoltre, quali azioni avrebbe intrapreso, oggi, Giorgio La Pira davanti alle infinite guerre civili che straziano interi paesi a noi vicini, come quelli che si affacciano sul mare Mediterraneo. “Certamente – immagina il Presidente Fabrizio Ricci – avrebbe invitato tutti intorno ad un tavolo e, con la sua forza di volontà, ispirata da una fede incrollabile avrebbe cercato di far ragionare anche coloro, che adesso sembrano i più agguerriti. Vorrei ricordare una frase che riassume secondo me tutto il suo credo: “Gli uomini sono in attesa; essi giudicano la verità della religione secondo la fecondità di questa, nella vita sociale”.