Dopo Nokia scompare anche Motorola

Fine di un’epoca. Entro la fine dell’anno sui dispositivi non comparirà più il nome Motorola. La decisione è stata presa da Lenovo, l’azienda cinese che ha comprato il marchio da Google due anni fa. “Il marchio Motorola sarà eliminato gradualmente e ci focalizzeremo su Moto”, ha spiegato Rick Osterloh, Chief Operating Officer di Lenovo, durante un intervento al Ces, la più grande fiera dell’elettronica che si tiene in questi giorni a Las Vegas.

Il manager ha spiegato che l’azienda sta unificando i suoi business relativi alla telefonia, raggruppandoli sotto l’unico marchio Lenovo. Nasceranno due linee: Moto destinata ai prodotti di fascia alta e Vibe per quelli di fascia medio-bassa.

Motorola, nata negli Usa negli anni Trenta, inizialmente realizzava apparecchi radio. Poi dette un grosso impulso al settore dei computer producendo micro-processori anche per Apple e Olivetti. Ma la popolarità la deve ai telefonini, avendo di fatto creato il primo cellulare portatile: venne realizzato nel 1973 dall’ingegnere americano Martin Cooper. Voluminoso quasi come una scatola di scarpe si chiamava DynaTac.

Ai brick phone, grandi come dei mattoni, seguirono poi altri modelli più piccoli e leggeri come il MicroTac e lo StarTac, molto diffusi tra gli anni Ottanta e Novanta. Negli anni Duemila con il Razr Motorola ha aperto la strada ai telefoni dal design super-sottile. A gennaio 2011 Motorola Inc. è stata divisa in due società distinte, Motorola Solutions e Motorola Mobility.

Quest’ultima è stata venduta a Google pochi mesi dopo per la cifra di 12.5 miliardi di dollari. A sua volta il colosso del web l’ha ceduta a Lenovo nel 2014 per 2.9 miliardi di dollari. Lenovo, il primo produttore di pc al mondo, a novembre ha registrato le prime perdite in 6 anni. A influire sui conti, secondo gli analisti, hanno pesato il forte calo del mercato dei computer e anche l’acquisizione di Motorola. Fino alla sua “scomparsa”.