Il Purgatorio al teatro Argentina

Lunedì 4 gennaio (ore 21) sul palcoscenico del Teatro Argentina saliranno i giovani attori con e senza disabilità della Piccola Compagnia del Piero Gabrielli per portare in scena un atipico Purgatorio, una sorta di “parafrasi naif” che attraverserà i versi di Dante con spirito giocoso e vivace. Quasi un “bignami poetico” questo allestimento di Roberto Gandini che, dopo il felice debutto al Teatro India lo scorso ottobre, è riproposto in occasione del Giubileo come una tra le varie iniziative che il Teatro di Roma dedica all’eccezionale evento religioso. Ospiti della serata, unica e ad ingresso gratuito, diverse comunità che si occupano di stranieri e di adolescenti, come la Caritas e la Città dei Ragazzi, a contribuire con un significato e un supporto anche artistico alla riflessione sul Giubileo di Papa Francesco. La lirica drammaticità del sommo poeta si declina con le atmosfere ludiche, felici e allegre, che il gruppo di ragazzi trasferisce nelle scene corali attraverso esuberanti creazioni mimiche e coreografiche. Camminate e attraversamenti tra le terzine della Cantica in cui Dante ritrova gli amici e gli artisti della vita terrena, che l’adattamento di Attilio Marangon e le musiche di Roberto Gori trasformano in un poetico percorso per spettatori-pellegrini. Un viaggio che il Piero Gabrielli intraprese già in occasione della Notte Bianca del 2007, quando portò in scena un’altra particolare versione del Purgatorio di Dante: «quello spettacolo ci è rimasto nel cuore –racconta il regista Roberto Gandini – e la concomitanza del 750° anniversario della nascita di Dante con il Giubileo della Misericordia indetto da Papa Francesco, ci ha dato lo spunto, quest’anno, per rimettere in scena e rinnovare quel nostro Purgatorio». Con la Piccola Compagnia del Piero Gabrielli, lo spettacolo diventa un itinerario fisico e spirituale attraverso luoghi, spazi e voci differenti della nostra esistenza, proprio perché il Purgatorio è un luogo di passaggio, come la vita, dove espiare i peccati commessi. Ad accompagnarci in questo cammino saranno i 14 giovani attori con e senza disabilità, scritturati dal Teatro di Roma alla fine di un laboratorio durato circa 40 giorni, che affolleranno il palcoscenico con alcuni oggetti di uso comune, come carrelli del supermercato, valigie, biciclette, a rievocare i vizi del nostro tempo. «In questa nuova messinscena, pur mantenendo lo spirito di allora, ci siamo avvicinati all’endecasillabo dantesco con meno timore – continua Gandini – Nella prima edizione, infatti, il verso era stato escluso a priori dato che alcuni dei nostri giovani attori avevano difficoltà di dizione. Ora, invece, come sfida ai nostri limiti, abbiamo inserito alcune terzine scelte fra quelle più comprensibili ad un primo ascolto».   Lo spettacolo si inserisce all’interno del progetto di Stagione Teatri di Comunità. L’articolato programma di spettacoli e attività che accoglie e sostiene esperienze di teatro sociale come la rassegna di Rodolfo Di Giammarco Garofano Verde; il lavoro dei detenuti-attori della Compagnia di Rebibbia; gli attori del Teatro Patologico; oltre al progetto triennale di intervento multidisciplinare del Teatro di Roma sulle periferie con Roma – Gli anelli di saturno condotto da Daria Deflorian e Antonio Tagliarini che ha come fulcro l’area urbana intorno al Teatro India.   Attraverso il Laboratorio Piero Gabrielli il Teatro di Roma vuole contribuire alla realizzazione di una comunità accogliente e inclusiva in cui le differenze possano convivere e diventare una ricchezza. Un modello di integrazione e formazione rivolto a ragazzi con e senza disabilità, con l’obiettivo di creare uno spazio nel quale chiunque possa realizzare esperienze di crescita individuale e culturale. Dal 1994 ad oggi, il progetto è riuscito a mettere insieme 21 laboratori pilota, 233 laboratori decentrati, 328 incontri di diffusione, 168 spettacoli, 478 repliche in teatri e scuole, 51 video, coinvolgendo un totale di 160.179 spettatori, 18.349 ragazzi, 3029 docenti, 543 scuole, 632 teatranti. Una nuova prospettiva nel campo della ricerca teatrale con la disabilità, sperimentando le possibilità lavorative di ragazzi con e senza disabilità, che nel 2007 è confluita nella nascita della Piccola Compagnia Piero Gabrielli. Il progetto è promosso e sostenuto da Roma Capitale Assessorato alle Politiche Sociali, Salute, Casa ed Emergenza Abitativa, Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio e dal Teatro di Roma.