Vicenza, sul sito del Comune l’app gratuita S.H.A.W. contro la violenza sulle donne

S.H.A.W., acronimo di Soroptimist Help Application Women, è l’applicazione per smartphone creata per la sicurezza delle donne.

L’app è stata presentata in occasione del convegno “Sicurezza donna”, organizzato nell’ambito della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne dalla sezione vicentina di Soroptimist, un’associazione internazionale che riunisce donne per la tutela dei diritti umani e la promozione del rispetto delle diversità di genere. All’incontro erano presenti Everardo Dal Maso, consigliere delegato per le pari opportunità del Comune di Vicenza, Vincenzo Riboni, primario del Pronto soccorso dell’ospedale San Bortolo di Vicenza, Elena Peruffo, vice questore di Vicenza, e Mariolina Coppola, vice presidente di Soroptimist International d’Italia.

Per promuovere la diffusione dell’iniziativa l’ufficio pari opportunità ha pubblicato una scheda informativa con tutte le informazioni utili per scaricare l’app.

Scaricando l’applicazione, disponibile gratuitamente per i sistemi operativi ios e android, l’utente può chiedere supporto al più vicino pronto soccorso, centro antiviolenza, o sede delle forze dell’ordine mediante le funzioni di geolocalizzazione e click to call. In pratica, l’app consente il collegamento automatico al 112, il numero internazionale per una chiamata di emergenza di primo soccorso, o al 1522, il numero nazionale accreditato che smista la chiamata ai centri antiviolenza e che fornisce una serie di informazioni dettagliate di aiuto alle donne in difficoltà.

È possibile, inoltre, consultare una scheda con tutte le informazioni sugli aspetti legislativi più importanti in termini di violenza, stalking e prevenzione, sugli eventuali percorsi di codice rosa negli ospedali e sulle modalità di percorso preferenziale per l’accesso ai pronto soccorso.

Sono previsti aggiornamenti futuri e la traduzione in altre lingue.

L’idea del progetto S.H.A.W. è nata dai club Soroptimist di Abruzzo, Campania, Lazio, Marche, Umbria e Sardegna che hanno approfondito i temi della violenza delle donne, della sicurezza e della prevenzione intercettando un bisogno reale, diffuso su tutto il territorio e traducendolo in realtà grazie ai mezzi tecnologici. Grazie alla collaborazione con il 112 e il 1522 è stata possibile la creazione dell’applicazione, diffusa oggi in tutta Italia.