Correntista preleva con la “forza” 7300 euro dalla filiale Veneto Banca di Castelfranco

Il protagonista della vicenda è un uomo di 35 anni che, senza opporre resistenza, si è lasciato accompagnare in caserma dove ha spiegato la natura del gesto, riconducendolo ad una esasperazione personale, montata negli ultimi mesi per un incrocio di motivi professionali e personali. Il trentenne è stato rimandato a casa con l’obbligo degli arresti domiciliari ed una denuncia per tentata rapina.

Il socio e correntista dell’istituto trevigiano Veneto Banca dopo aver preteso inutilmente di riavere i propri soldi, ha aggredito due cassieri, si è impossessato di 7.300 euro in contanti ed è fuggito. Presentatosi allo sportello dell’istituto l’uomo pretendeva che gli restituissero i suoi soldi, e non c’era motivo accettabile per cui la banca non potesse restituirglieli. Così, di fronte al rifiuto dei dipendenti, è passato alle vie di fatto, superando il bancone e prelevando con la forza 7.300 euro dalle casse di due sportelliste.

E’ successo in una filiale Veneto Banca di Castelfranco Veneto. L’uomo si è presentato pochi minuti dopo l’apertura, dicendo di voler ritirare il denaro investito in passato per acquistare azioni dell’istituto. Operazione impossibile perché la banca ha già dichiarato di non essere in grado di permettere ai propri soci di esercitare il diritto di recesso, cioè di vedersi liquidati i titoli per quanto il loro valore nominale sia stato fatto scendere a 7,30 euro contro i circa 40 ai quali era stato acquistato.

Al primo rifiuto l’uomo ha cominciato ad alzare la voce, al secondo ha aggirato il bancone, scansato le due cassiere con uno spintone e ha preso il contante presente nei cassetti. Poi ha provato a guadagnare l’uscita attraverso la porta dotata di maniglione antipanico la quale, però, non si è aperta subito.

L’uomo ha impugnato un appendiabiti e ha cercato di scardinare l’uscio e quando, in un modo o nell’altro, questo ha ceduto era troppo tardi. Una pattuglia dei Carabinieri era già sul posto.