Guardano insieme la partita del Novara Calcio poi uccide l’amico Andrea Gennari

Una giornata da trascorrere insieme a tifare la propria squadra poi la tragedia. Un litigio sfociato in un omicidio. Il corpo di Andrea Gennari, 44 anni, è stato trovato in un boschetto alla periferia di Novara, nella zona fra via Scalise e via Monte Rosa, nel quartiere Santa Rita. Il cadavere era stato sotterrato in un pioppeto e mostra segni compatibili con un pestaggio.

I carabinieri hanno già identificato e fermato una persona ritenuta responsabile dell’omicidio che sarebbe maturato dopo una lite al bar. L’omicida, un uomo di 40 anni, tifoso del Novara calcio, sarebbe già noto alle forze dell’ordine per episodi di violenza e anche per questo, in passato, colpito da Daspo. Durante il lungo interrogatorio avrebbe fatto ammissioni sulla dinamica del delitto e indicato il luogo in cui il corpo era stato nascosto.

Gennari e il suo assassino avevano guardato la partita del Novara in un bar poco lontano dal luogo del ritrovamento del cadavere. Poi, forse ubriachi, avevano litigato in modo pesante. La vittima sarebbe stata colpita prima a calci e pugni, poi con un oggetto contundente, forse una spranga o un bastone, in una strada vicina. L’assassino avrebbe poi trascinato il corpo nel piccolo bosco, lontano dalle abitazioni, e lì l’avrebbe sepolto.

La madre della vittima, non avendo più notizie del figlio, aveva presentato una denuncia di scomparsa ai Carabinieri. Gli investigatori non escludono che l’assassino sia poi stato aiutato a nascondere il corpo della vittima. Un presunto complice sarebbe stato già individuato e indagato a piede libero.