Chiasso, omicidio di Angelo Falconi arrestati Pasquale e Mirco Ignorato

Arrestati ad Ercolano Pasquale e Mirco Ignorato, padre e figlio, accusati dell’omicidio del pensionato di Chiasso, in Svizzera, avvenuto venerdì scorso. Sono stati rintracciati dai Carabinieri della tenenza guidata da Gianluca Candura. Erano ricercati in tutta Europa dopo la fuga da Chiasso, nel Canton Ticino.

Risale a venerdì scorso l’omicidio di Angelo Falconi, un pensionato di 73 anni, con un passato da imprenditore e qualche guaio giudiziario alle spalle per reati fiscali, trovato morto nel garage della sua abitazione nella cittadina a pochi km dal confine italiano. L’uomo presentava una serie di ferite procurate, con ogni probabilità, da un bastone e da un’arma da taglio. La polizia svizzera aveva circoscritto le ricerche intorno alla famiglia Ignorato, da anni residente nella cittadina del Canton Ticino dove gestiva un’attività commerciale.

In base alle prime indagini, all’origine del gesto ci sarebbero motivi di interesse economico legate a debiti contratti dagli Ignorato con la vittima che gestiva immobili per conto della sua famiglia. Poche ore dopo l’omicidio la polizia Svizzera aveva fermato ed arrestato la moglie ed una figlia di Pasquale Ignorato, rilasciando una terza figlia minorenne. Di Pasquale e Mirco si erano subito perse le tracce e mentre l’autorità giudiziaria cantonese lavorava alla emissione del mandato di cattura internazionale, era già partita la richiesta d’aiuto ai colleghi italiani, con il sospetto, poi rivelatosi fondato, che i due avessero trovato rifugio ad Ercolano, loro città natale dalla quale, però, mancavano da anni. I militari hanno così attivato le ricerche fino ad individuare il probabile nascondiglio dei due in un palazzo del corso Resina, dove abitano parenti di Pasquale Ignorato. Una volta avuta la certezza che i due si trovassero all’interno, è scattata l’irruzione e la cattura dei due.

Si cerca di comprendere se gli Ignorato abbiano goduto di coperture durante la loro fuga partita venerdì scorso subito dopo il delitto. Ad Ercolano sarebbero arrivati dodici ore prima della cattura, probabilmente a bordo di una Seat. Effettuate perquisizioni ad Ercolano ed in Svizzera proprio per verificare l’esistenza di complici nell’omicidio e nella fuga di padre e figlio.