Potenza, serie di incontri e attività legati al Laboratorio di Urbanistica partecipata

Il progetto CAST (Cittadinanza Attiva per lo Sviluppo Sostenibile del Territorio), promosso dalle associazioni “Culture e Territori” e “Art Park” di Potenza, dal Circolo “La Scaletta” di Matera e da “Atelier Mob” di Lisbona, cofinanziato dalla Regione Basilicata nell’ambito del programma “Visioni Urbane”, dopo il “lancio” dello scorso mese di giugno, torna a Potenza per una serie di incontri e attività legati al Laboratorio di Urbanistica partecipata.

Il quartiere di riferimento sarà Poggio Tre Galli, rione individuato fin dalla prima fase del progetto come contenitore ideale per sviluppare idee e aggregazione sociale. Quattro gli incontri previsti: il primo, “Insieme a Poggio Tre Galli”, si realizzerà il 2 dicembre, alle 16.00 (Auditorium A. Laurino della Parrocchia di Santa Cecilia) per presentare il Laboratorio e i suoi temi prioritari, e per ascoltare il punto di vista dei cittadini, degli amministratori e di altri testimonial privilegiati. Il 5 dicembre si passa all’azione pratica: “Conoscere il quartiere passeggiando” consentirà di guardare il rione dal basso e di costruire la “mappa dei valori dello spazio urbano”. Il 14 dicembre si prosegue con una valutazione dei problemi e delle istanze, nonché con la definizione degli obiettivi da perseguire, mentre il 15 gennaio si porranno le basi per strategie, priorità e interventi, con le indicazioni per una proposta di riqualificazione e rigenerazione urbana. Il ciclo si chiuderà il 3 febbraio, con un’Assemblea in cui verranno presentate le attività svolte e se ne discuterà con amministratori, cittadini e interlocutori privilegiati.

Per Piergiuseppe Pontrandolfi, Presidente dell’Associazione Culture e Territori, si tratta di un appuntamento di straordinaria importanza, anche da un punto di vista culturale: «Uno degli stereotipi legati alla nostra città è quello relativo alla passività, all’indifferenza. Attraverso questa sperimentazione potremo rovesciare il paradigma e dimostrare quanto il metodo del confronto e dell’ascolto dei cittadini e della partecipazione attiva degli stessi al governo della città possa essere una leva fondamentale nei processi di rigenerazione urbana».