Milano, il nuovo anno accademico della Civica scuola interpreti e traduttori apre nel segno della comunicazione interculturale

Apre l’anno accademico 2015/2016 per i 350 studenti della Civica scuola interpreti e traduttori, che scelgono di specializzarsi almeno in due lingue tra le nove lingue proposte – italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo, cinese, nederlandese, russo e portoghese – declinate nei quattro percorsi di studio: il corso triennale in Mediazione linguistica le tre lauree magistrali in Traduzione, Interpretazione e Comunicazione Internazionale, rilasciate in base a un accordo di cooperazione più che ventennale con l’Università di Strasburgo.

Alla tradizionale cerimonia d’apertura ha partecipato Marilena Adamo, Presidente di Fondazione Milano Scuole Civiche a cui si sono aggiunti i messaggi del Sindaco Giuliano Pisapia e di Diana Bracco. Ha tenuto la Lectio Magistralis il professor Michel Dingenouts, docente di Lingua e Letteratura Nederlandese. Nel suo intervento, il direttore della Scuola Pietro Schenone ha presentato i risultati dell’anno trascorso, che hanno contribuito a far registrare un aumento del 40% delle domande di iscrizione, e gli obiettivi del nuovo anno, che sarà caratterizzato dal mettere a sistema le esperienze con Expo Milano 2015, con cui le Scuole Civiche hanno avuto una stretta collaborazione, dal tema dell’interculturalità e da un nuovo rapporto con la città, che ha come spinta propulsiva l’imminente trasferimento della Scuola in zona Darsena. “L’aumento delle domande di iscrizione ai corsi numero programmato conferma la qualità e l’attrattività della Scuola, che è un centro di eccellenza nell’ambito delle lingue applicate. Ma, con circa il 50% dei docenti stranieri, uno storico rapporto di cooperazione con l’Università di Strasburgo, un continuo scambio tra gli studenti Erasmus che arrivano da Università di tutta Europa e non solo, la Civica Scuola Interpreti e Traduttori è anche uno scrigno culture diverse. In questi momenti in cui il panorama internazionale ci appare così drammatico, i nostri giovani e le competenze che stanno formando possono essere uno strumento prezioso per la costruzione del dialogo, della tolleranza, della pace ” ha detto Marilena Adamo, Presidente di Fondazione Milano Scuole Civiche “Il prossimo trasferimento della Scuola in zona Darsena permetterà ancor più di prima di mettere a disposizione della città questo tesoro, aprendolo a momenti di incontro, dibattito e formazione continua rivolti a tutti”. Ha portato il suo saluto anche l’Assessore alla Politiche per il Lavoro, Università e Ricerca del Comune di Milano Cristina Tajani: “La Civica Scuola Interpreti e Traduttori rappresenta un’eccellenza nel panorama dell’offerta formativa milanese e non solo. I dati ci dicono che i giovani studenti che scelgono questo percorso orientato allo studio delle lingue sono premiati dal mercato del lavoro: il 94% degli allievi, infatti, entro i cinque anni dal termine degli studi trova un’occupazione. Quest’anno poi 70 studenti hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con il palcoscenico internazionale di Expo e il prossimo 3 dicembre avremo modo di raccontare e fare il punto su questa straordinaria esperienza”. Per sua naturale vocazione all’internazionalità la Civica Scuola Interpreti e Traduttori ha raccolto le sfide che l’Esposizione Universale ha sollecitato alla città e a tutte le sue forze culturali, creando molte occasioni di collaborazione per gli studenti con Padiglione Italia e con il Comune di Milano: dalla redazione e traduzione del Magazine e alla gestione dei social del Padiglione, alla creazione di un corso di comunicazione tecnica in inglese che si è tenuto tra Milano e la Texas Tech University e che ha prodotto guide per giovani visitatori di Palazzo Italia. Dalla esperienza dei circa 70 studenti che hanno lavorato con incarichi a tempo determinato o come stage retribuiti nei diversi Padiglioni, alle studentesse che hanno svolto il loro stage curricolare nello staff dell’Ufficio stampa di Padiglione Italia, a quelle che hanno affiancato il Gabinetto del Sindaco nella preparazione dell’evento della firma del Milan Urban Food Policy Pact. Ora è il momento delle riflessioni su questa esperienza e della sistematizzazione di quanto ne è emerso. La Civica Scuola Interpreti e Traduttori in collaborazione con l’Assessorato Politiche per il Lavoro, Università e Ricerca del Comune di Milano ha organizzato per il prossimo 3 dicembre alle ore 15 nella Sala Conferenze di Palazzo Reale un incontro dal titolo “L’Expo degli studenti. Stage di successo: riflessioni sull’esperienza” in cui a partire dalla case history presentata dalla Civica Scuola Interpreti e Traduttori, Marilena Adamo, Presidente di Fondazione Milano, Cristina Tajani, Assessore Politiche per il Lavoro del Comune di Milano, Diana Bracco, Presidente Expo 2015 Spa, Pietro Guindani, Vice Presidente di Assolombarda, Gianroberto Costa, Segretario Generale Unione Confcommercio, Alberto Meomartini, Vice Presidente Camera di Commercio di Milano, Carmelo Barbagallo, Segretario Generale UIL, Elena Lattuada, Segretario Generale CGIL Lombardia, Gigi Petteni, Segretario Confederale CISL e Alberto Fusacchia, Capo di Gabinetto Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca saranno chiamati a confrontarsi in una tavola rotonda sul tema dello stage, dal punto di vista dell’efficacia dell’esperienza e dei vincoli normativi a cui è sottoposto. Il tema dell’interculturalità, un percorso di studi trasversale a tutti i corsi proposti dalla Scuola e che vedrà quest’anno un ampliamento, è stato presentato e sviluppato nella Lectio Magistralis “La didattica dell’esperienza nell’insegnamento della comunicazione interculturale” del professor Michel Dingenouts, docente di Lingua e Letteratura Nederlandese. Partendo dalla definizione di Intercultural Comunicative Competence, cioè la conoscenza delle diversità nelle abitudini, nei sistemi di valori e di credenze, nonché di tutta una serie di aspetti paralinguistici che identificano uno o più individui come membri di una comunità nazionale, e dalla sua importanza per formare professionisti in mediazione, interpretazione, comunicazione e traduzione, il professor Dingenouts ha illustrato metodologia didattica scelta dalla Civica Scuola Interpreti e Traduttori, che, per far raggiungere agli studenti le abilità necessarie, richiede loro un coinvolgimento diretto e un confronto con i canali e gli strumenti di comunicazione a cui hanno accesso. A partire da quest’anno, le lezioni di Intercultura saranno più articolate e si arricchiranno del contributo di molti dei docenti di origine straniera che insegnano nella Scuola portando non solo la loro competenza linguistica, ma anche tutto quel bagaglio culturale che è indispensabile conoscere per utilizzare in modo professionale una lingua straniera. A partire dal prossimo semestre, la Civica Scuola Interpreti e Traduttori si trasferirà in zona Darsena, nel cuore della città. I nuovi spazi che ospiteranno i mediatori, traduttori, interpreti e comunicatori, si apriranno spesso alla città presentando al pubblico numerosi momenti di incontro e di orientamento legati alla traduzione, alla scrittura, alla geopolitica, alla comunicazione, con alcuni interventi in lingua originale tradotti in simultanea dagli studenti del corso di laurea magistrale in Interpretazione.

Tra i prossimi appuntamenti della Scuola è in programma il 28 novembre alle ore 14:30 un Open Day per presentare l’offerta formativa.