Rodano, sparatoria in casa di Rodolfo Corazzo, la vittima è il ricercato Valentin Frrokaj

Rapina finita in tragedia a Lucino, frazione di Rodano nel’area metropolitana di Milano. L’albanese Valentin Frrokaj, 39 anni, pericoloso ricercato, sarebbe stato ucciso dal padrone di casa. Il malvivente era in compagnia di due complici, che però sono riusciti a fuggire. Per il procuratore aggiunto di Milano Alberto Nobili la sparatoria si sarebbe svolta “nell’ambito della legittima difesa”.

Nella villetta a due piani abitano padre, madre e una figlia di 10 anni. A fare irruzione tre persone. Sentiti dei rumori sospetti, Rodolfo Corazzo ha sparato un colpo in aria. A quel punto, però, i malviventi hanno risposto all’avvertimento aprendo il fuoco. Le armi utilizzate sembra siano tutte del padrone di casa, che le deteneva legalmente.

All’identità del rapinatore ucciso i carabinieri di Milano e Monza sono giunti attraverso i rilievi dattiloscopici dopo aver prelevato le impronte sul cadavere e averle comparate con la banca dati Afis. Frrokaj era noto negli ambienti investigativi anche perché era stato arrestato proprio nella zona dai Carabinieri di Cassano d’Adda, dopo una sua evasione avvenuta il 2 febbraio 2013 dal carcere di Parma.

rapina L’albanese era anche ricercato per un omicidio commesso il 23 luglio 2007 a Brescia ai danni di un connazionale colpito con un coltello e per il quale era stato condannato all’ergastolo. Frrokaj si era reso protagonista anche di una seconda evasione, datata 7 maggio 2014, dalla casa circondariale di Palermo. Rodolfo Corazzo è un commerciante che si occupa di televendite di gioielli. Secondo ulteriori ricostruzioni, fatte sulla base delle dichiarazioni del padrone di casa e ora al vaglio degli inquirenti, i tre malviventi avrebbero aspettato l’uomo fuori casa e lo avrebbero trascinato all’interno strattonandolo. Una volta all’interno della villetta, sarebbe cominciato il conflitto a fuoco.

“Erano a volto coperto, parlavano italiano ma con accento straniero e hanno aggredito il mio cliente. Lui ha cercato di collaborare, ha chiesto che non fosse fatto del male alla sua famiglia ed è stato malmenato. Ha sparato un colpo in aria, prima di sparare ad uno dei malviventi per difendersi”. E’ quanto ha sostenuto l’avvocato difensore di fiducia di Rodolfo Corazzo.