Parma, inaugurati 3 appartamenti per disabili con custodia notturna in via Budellungo

Si trovano al primo piano di un palazzo di Parma Social House – Assegnati a canone agevolato a 9 persone in situazione di non grave disabilità.

Nove persone con problemi di disabilità vivono in una nuova casa e con presidio notturno garantito, grazie ad un progetto di domiciliarità attivato dall’assessorato al welfare del Comune di Parma (Struttura Operativa Non Autosufficienza), che si avvale della collaborazione di Proges come gestore e di Parma Social House, che ha messo a disposizione tre alloggi e un mini appartamento per gli operatori, al primo piano di un complesso da 98 appartamenti costruiti per essere utilizzati a fini sociali.

Gli alloggi – già abitati da qualche tempo – sono stati presentati dal sindaco Federico Pizzarotti e dall’assessore Laura Rossi, insieme a Giuseppina Ciotti, direttrice del distretto di Parma dell’AUSL,Giancarlo Anghinolfi di Proges, e Annalisa Rolli, responsabile del servizio per il Comune.

“Partiamo dalla storia di Rodolfo, Alide, Giorgio, Elisabetta e Fiammetta – ha esordito l’assessore Laura Rossi – gli ex ragazzi ai quali Mario Tommasini ha restituito il piacere di vivere in casa loro in modo autosufficiente. Noi volgiamo mantenere questo diritto anche ora che il tempo passa, e lo facciamo con un progetto innovativo, occupando quattro appartamenti al primo piano, di cui uno destinato al presidio dell’operatore, quindi autosufficienza e tranquillità, grazie ad un gioco di squadra che coinvolge Comune, Ausl, Proges e le famiglie stesse che risiedono nel palazzo”

La soddisfazione dell’assessore è pienamente condivisa dal sindaco: ”E’ un bel progetto – ha detto Federico Pizzarotti – impostato su responsabilità, autonomia, innovazione, espressione di un welfare che supera le barriere e sa stare al passo con i tempi per rispondere ai bisogni delle persone”.

Le persone ospitate nella casa, che possono vivere con un buon grado di autonomia, vengono aiutate da operatori di Proges, che lavorano in regime di convenzione e assicurano il presidio anche nelle ore notturne, utilizzando il monolocale ubicato sullo stesso piano.

I costi dell’affitto (canone concordato, ulteriormente abbattuto del 30%, al pari di quanto avviene per gli assegnatari degli altri alloggi che compongono il complesso) vengono coperti direttamente dagli interessati, che rimborsano a Proges le spese relative a vitto, alloggio e utenze, non quelle assistenziali, che fanno capo direttamente al Comune.

Come funzionano i gruppi appartamento:

con questi interventi viene garantita la domiciliarità delle persone disabili: i progetti di gruppi-appartamento, infatti, accolgono persone adulte con disabilità, prive di nucleo familiare o per le quali la permanenza nel nucleo familiare sia temporaneamente o permanentemente non realizzabile.

“I gruppi-appartamento – come ha sottolineato Annalisa Rolli – sono realtà normalissimi appartamenti, luoghi di vita personalizzati, in cui le persone con bisogni speciali vivono la loro quotidianità, nella quale vengono mantenuti ed incentivati gli stili e le abitudini tipici di una famiglia che abita in un comune alloggio di civile abitazione”. Nel Gruppo Appartamento, gli abitanti beneficiano di tutto ciò che auspicabilmente troverebbero in una famiglia: ascolto, accoglienza, sostegno, assistenza, ma anche regole, contenimento e guida critica alle scelte di vita.

“L’accoglienza e la gestione della vita quotidiana – ha ricordato Giancarlo Anghinolfi di Proges – sono orientate alla tutela della persona, allo sviluppo delle attività residue e a favorire esperienze di vita il più possibile autonome ed in sinergia con il territorio e sono proiettate su un progetto di vita al futuro”.

Nei gruppi appartamento, grazie al sostegno di personale qualificato e di una rete sociale che promuove ed incentiva la loro piena inclusione, le persone con disabilità diventano protagoniste della loro vita e della loro comunità.

In particolare, per nove di loro, da qualche mese la vita è ulteriormente migliorata grazie all’assegnazione di nuovi alloggi rispondenti alle loro esigenze, siti in via Budellungo 6.