Valeria Solesin è una delle vittime del Bataclan

La Farnesina usa ancora il condizionale e parla di verifiche ancora in corso, ma il fidanzato della giovane avrebbe telefonato nella notte ad una sua zia in Trentino. “Valeria non si trova, credo che sia morta”. La Polizia francese parla di un riconoscimento. Il fratello Dario sarebbe in viaggio per Parigi.

Ieri sera il consolato italiano di Parigi ha telefonato alla famiglia Solesin per comunicare che la figlia Valeria, 28 anni, “potrebbe essere tra le vittime”. La Polizia ha riferito che il corpo della studentessa veneziana potrebbe essere stato identificato tra quelli ancora senza nome portati via dal luogo del massacro. “Esiste ancora un margine di dubbio, siamo in cerca di conferme”, fanno sapere fonti della Farnesina. Da Roma i funzionari parlano di verifiche in corso, ma sarebbe stato rinvenuto un cadavere, non identificato ufficialmente, che sarebbe quello di Valeria Solesin.

Solesin e il Bataclan

La studentessa alla Sorbona era al “Bataclan” quando i terroristi hanno aperto il fuoco. La ragazza era andata al concerto al Bataclan insieme al fidanzato, Andrea Ravagnani, la sorella di questi, Chiara, entrambi trentini, e il fidanzato di quest’ultima, il veronese Stefano Peretti. Loro si sono messi in salvo.

Secondo il fidanzato di Valeria, Alberto, la ragazza sarebbe finita fra le persone che si sono nascoste nel sottotetto.

Valeria Solesin si è diplomata al Liceo scientifico Benedetti di Venezia, ha conseguito la laurea a Trento e da quattro anni sta svolgendo un dottorato all’Istituto di Demografia dell’Università della Sorbona Parigi 1. Solesin si occupa nell’ateneo di temi legati alla famiglia e ai bambini, oltre alla comparazione sociologica tra sistema francese e italiano.