Degustazione Enoteca Provinciale 9-15 novembre

enoteca reggio calabria tito minniti_3 enoteca reggio calabria tito minniti enoteca reggio calabria tito minniti _2Si apre una settimana che è tradizionalmente dedicata al vino, tra le feste popolari legate a San Martino (11 novembre) e l’uscita del vino novello. Il detto famoso ricorda che “a San Martino ogni mosto diventa vino” a significare che, secondo la tradizione popolare, il vino nuovo giunge a maturazione, evento che viene festeggiato in diverse parti di Italia e accompagnato da vino novello e prodotti e piatti tipici del periodo autunnale. Vale la pena ricordare e precisare che dire “vino novello” non significa indicare il cosiddetto “vino nuovo” in quanto si tratta, invece, di un vino prodotto con un metodo di vinificazione assolutamente particolare e caratteristico: la macerazione carbonica. Secondo tale metodo i grappoli vengono posti in serbatoi di acciaio in cui viene immessa anidride carbonica fino a saturare l’ambiente e qui l’uva sosta per un periodo variabile da qualche ora a più giorni, a temperatura controllata. Durante questo periodo si avvia un processo fermentativo che parte dagli acini posti sul fondo che, schiacciati dal peso dei soprastanti, iniziano a trasformarsi in mosto con ulteriore emissione di anidride carbonica. L’ambiente così saturato provoca un’autofermentazione nell’uva ancora intatta, in cui le cellule sono costrette a modificare il loro metabolismo effettuando, appunto, una fermentazione intracellulare.

In attesa di degustare il vino novello prodotto dalle cantine aderenti all’Enoteca Provinciale, questa settimana lo staff di assaggiatori propone al pubblico dell’Aeroporto dello Stretto “Tito Minniti”, i vini della Casa Vinicola Criserà di Catona di Reggio Calabria.

La Casa Vinicola Criserà nasce in Calabria da una famiglia che produce vini da più di un secolo e oggi è la IV generazione a raccogliere l’amore per la propria terra e l’esperienza enologica di un’attività fondata alla fine del 1800 da Antonino Tramontana. L’azienda Criserà si è evoluta nel tempo e, pur mantenendo un’ottica mirata alla genuinità, all’impegno nel selezionare vitigni di qualità, oggi si avvale delle più moderne tecnologie per raggiungere livelli di elevata competitività e si affida alla professionalità di rinomati enologi nella ricerca di standard qualitativi sempre più adeguati alla domanda del mercato globale.

La filosofia delle Cantine Criserà si esprime nel contatto personale con i clienti italiani ed esteri, graditi ospiti nelle strutture aziendali, dove possono degustare la vasta gamma di vini che la cantina propone.

I vini in degustazione:

Costa Viola – IGT Costa Viola bianco 2014

Vitigni: Greco bianco, Chardonnay

13,5% vol.

Vinificato per criomacerazione e fermentazione a temperatura controllata, ha un colore bianco verdolino con lievi riflessi dorati, dai profumi intensi che ricordano gli agrumi maturi, floreali, di glicine e di zagara. Ottimo come aperitivo, accompagna ottimamente pietanze a base di pesci, frutti di mare e crostacei.

Lige – IGT Calabria rosato 2014

Vitigni: Gaglioppo, Nerello Calabrese

13% vol.

Un brillantissimo rosato dai riflessi aranciati, dal dolce profumo floreale, dal gradevole sapore asciutto ma fruttato. Si apprezza meglio accompagnato da piatti a base di pesce, crostacei, carni bianche e verdure cotte.

Scilla – IGT Scilla rosso 2014

Vitigni: Nerello Calabrese, Malvasia nera, Gaglioppo.

13% vol.

Un rosso rubicondo e fruttato, con riflessi colore della ciliegia matura. Equilibrato, con tannini morbidissimi ma vinosi, tanto che se servito fresco può essere abbinato a pietanze a base di pesce. Accompagna tutto il pasto ma esalta formaggi e ricotte, ottimo su carni bianche e verdure cotte.

Armacìa, il vino dei terrazzamenti – IGT Costa Viola rosso 2013

Vitigni: Prunesta, Nerello Calabrese, Malvasia nera, Gaglioppo.

13% vol.

L’armacìa è il tipico muro a secco in pietra che costituisce i terrazzamenti della Costa Viola dove da secoli viene praticata la “viticoltura eroica” in forte pendenza che contribuisce a salvaguardare il territorio. I vitigni autoctoni vengono coltivati da piccoli produttori riuniti in cooperativa. Si ottiene un prezioso vino rosso rubino con riflessi violacei, dai profumi intensamente vinosi con sentori caratteristici di minerali e di mare.